Caro Babbo Natale,
sono tanti anni che non ti scrivo e mio figlio quest’anno mi ha fatto venire una gran voglia di farlo.
Mi chiedevo infatti, che cosa abbiamo di diverso noi adulti dai bambini? Non abbiamo forse anche noi dei desideri, dei sogni? Non abbiamo forse qualcosa da riprometterci o da migliorare, per poi meritare un qualcosa che sia il premio per i nostri sforzi? Non abbiamo forse il timore di ricevere un qualcosa che sia come la cenere e il carbone?
E allora so che tu, carissimo Babbo Natale, esisti ed esisti per tutti. Certo non ti immagino più con la slitta e la barba bianca ma ci sei e ci sei sempre stato. Non hai mai deluso nessuno quando ha scoperto che la tua figura era tutta una favola. Perché non sei mai stato un’illusione per nessuno, non sei il genio della lampada ma la speranza delle cose possibili, ottenibili, concrete e, soprattutto, dei desideri vincolati alla nostra coscienza ed ai nostri buoni propositi.
Allora quest’anno, proprio per i giorni di Natale, vorrei che ci portassi la neve, tantissima neve.
Il Natale innevato non è solo il mio più antico sogno da bambino ma un grande desiderio che da adulto nutro sempre di più.
Affinché la neve ricopra il grigiore, le trascuratezze, la decadenza di questa città; dia una giustificazione a tutto ciò che non funziona; crei dei disagi solo lievi e passeggeri, riaccendendo l’energia magica della solidarietà, che gratifica profondamente chi la dona e chi la riceve, con gesti semplici; inviti tanta gente a scendere gioiosamente per le strade a piedi; diffonda l’euforia e lo stupore nei bambini e trasformi: delle semplici pendenze in giostre, i poggetti in piedistalli per i pupazzi ed i cumuli di neve in innocui arsenali; renda le foto di Valter Giarrusso ancor più belle di quelle dello scorso anno.
Insomma, un regalo di Natale indimenticabile per tutti ed a costo zero, che superi il piacere del possesso di un prezioso dono che non tutti si possono permettere. Perché i bambini, almeno loro ed almeno a Natale, dovrebbero avere tutti pari diritti.
Questo è quello che vorrei per quest’anno, spero non sia troppo e comunque, com’è d’obbligo, ti prometto che sarò più buono.
Gerardo Zarone