Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, in marcia verso Berlino, abbattono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Il mondo si trova per la prima volta dinnanzi all’orrore del genocidio nazista e da quel momento nomi come Auschwitz, Birkenau diventano tristemente famosi, quali simboli agghiaccianti di uno sterminio di massa con il quale Hitler ha portato alla morte milioni di persone: ebrei, disabili, omosessuali, zingari, prigionieri politici.
Se i numeri hanno reso l’Olocausto il genocidio più tristemente famoso, altri olocausti si sono perpetrati nel secolo scorso, tra l’indifferenza generale dei politici e della pubblica opinione. Tanti sono a noi contemporanei in tutti i continenti: dall’Africa alle Americhe, dall’Asia alla democratica Europa.
Gli studenti e i docenti dell’Istituto Professionale Alberghiero di Teano, per rendere giustizia alle vittime di tutti gli olocausti della storia recente, nel Giorno della Memoria, hanno voluto, quindi, ricordare – attraverso una mostra-laboratorio ricca di testi, immagini e prodotti multimediali – le vittime della follia nazista ma anche quanti, dimenticati, subiscono, giorno per giorno, l’onta del revisionismo storico e dell’indifferenza. Il tutto attraverso sintesi critiche, confronti statistici, raccolte di cimeli, richiami alla musica e al cinema contemporaneo.
“Ricordare quanti hanno perso la vita in Armenia, Ruanda, Bosnia Erzegovina, Cambogia, Sudan, per motivi razziali, economici, ideologici – dice il Dirigente Scolastico Prof Francesco Mezzacapo – è una scelta di libertà e di coscienza critica. Di fronte ad una cultura della violenza che si accompagna ad un revisionismo strisciante, i nostri studenti hanno scelto la via della responsabilità e dell’impegno.”
La Mostra promuove un “viaggio”, a tratti commuovente, a tratti tragico, nella storia più recente e mira a sfrondare i preconcetti ideologici, a rafforzare una cittadinanza attiva e responsabile sottolineando l’importanza dei valori della solidarietà, della tolleranza, della giustizia sociale, perché unico riferimento sia la dignità della persona.
La Mostra, inaugurata il 27 gennaio scorso, rimarrà aperta fino al 3 febbraio prossimo.
Maria Tierno