Nel pronao a una mia pubblicazione di impostazione archeologica Mons. Aiello scrisse: “La malattia di leggere le pietre e di accarezzarle per ridare loro vita è contagiosa. Don Arminio De Monaco ne era portatore sano. Poi l’ha contratta Giulio. In una pagina segreta di questo libro è contenuto il virus… Se preferisci esserne immune non lo aprire. Rischieremmo di vedere l’alba prima del tempo e non doverci accontentare solo di luci. Luci nella notte.” Anche Linda ora ha contratto il virus pubblicando e presentando un magnifico studio ricco di preziose risonanze e di grande livello specialistico. ” Lo spirito e la pietra: trasformazioni dell’architettura francescana a Teano” di cui ha offerto una deliziosa primizia nell’aula magna del seminario vescovile. Brillante narrazione condotta con mano esperta e gradevole dell’architettura francescana in Teano espressasi nella monumentale barocca chiesa di S. Francesco e nella basilica antoniana sulla vetta del colle erboso. Relazione raffinata quasi cantata con una vocce gradevole e sicura. Di grande effetto. Chi leggerà questo stupendo esempio di elegante scrittura colmerà un vuoto e compirà un salto in uno scritto specialistico di grande erudizione ma si proietterà anche in un passato di struggente spiritualità. L’aula ottimamente climatizzata ha assistito al coinvolgente intervento di Fra’ Graziano Maria Buonadonna e alla brillante conclusione finale di don Tommaso Nacca di delicato impianto spirituale.Musica colta eseguita dal talentuoso duo formato dai maestri Gianluigi la Torre e Laura Gambarin ha avvolto in finissime trine l’attento uditorio. Un gustoso abbondante buffet ha dato ristoro ai presenti tra cui il sindaco Ing. Di Benedetto Nicola, l’assessore alla cultura Tizzano, l’ing. Picierno Raffaele, Don Migliozzi, Don Pilone, Don Vetrano, i proff. Palumbo Antimo, Bruno Boscia, Mario Ronca, le Professoresse Anna Marrese, Silvana Zanni, Anna Sardella, Angelina d’Angelo, i maestri Antonio Pompa e Clara Marmaro, e un’eletta schiera di Giovani Speranze. Virtualmente presente il Signor Carmine Imondi grande sagrestano dal grande cuore. “La gratitudine umana verso l’Altissimo ha scelto il mezzo più consono per manifestarsi: l’arte pel bello, pel vero, pel buono”.
Cara Linda,
arrivederci al prossimo libro sulla STORIA DI SAN PARIDE E GLI EDIFICI DI CULTO CHE LO GLORIFICANO di cui si avverte urgenza e necessità.
Grazie.