Le Associazioni presenti sul territorio, quelle che cioè spesso si assumono in proprio l’onere di organizzare e realizzare eventi culturali, sportivi, musicali e con finalità socio educative attraverso attività aggreganti, formative e socializzanti, hanno indirizzato una esplicita richiesta al Sindaco della Città per chiedere l’abolizione dell’obbligo del pagamento del tributo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Il provvedimento è stato comunicato a tutte le associazioni a mezzo di una lettera dell’Ufficio Tributi comunale che impone il pagamento della TARSU anche per qualche anno precedente. Non si capisce se, nell’assumere questa posizione, l’Ente Comune abbia valutato il negativo impatto che tale decisione poteva avere sui destinatari, quasi sempre persone che hanno deciso di dare sfogo alla propria creatività ed alla volontà di fare, per sé e per gli altri, senza alcun fine di lucro, e manifestare le proprie attitudini, le proprie capacità, e talvolta i propri disagi che altrimenti resterebbero inespressi o addirittura repressi con gravi ripercussioni sul tessuto sociale. Senza trascurare una considerazione non secondaria e cioè che il Comune si avvale spesso della collaborazione di queste associazioni per realizzare iniziative nel campo turistico e sportivo che hanno dato lustro all’immagine della città, quasi sempre a costo zero.
Numerosi sono i motivi che le Associazioni hanno addotto per sostenere la richiesta di annullare il provvedimento che, addirittura in qualche caso, risulta assolutamente improponibile. Una ci sembra la più significativa e che cioè questo tipo di associazioni meriterebbero, per le loro finalità e per il contributo che danno alla crescita culturale della città, un maggiore sostegno ed apprezzamento da parte della pubblica amministrazione che, in buona sostanza, risulta essere la prima beneficiaria delle attività che si vorrebbero sottoporre a tributo.
Severino Cipullo