Il gonfalone della Sezione di Teano dell’Associazione Nazionale Carabinieri e uno splendido dipinto su ceramica raffigurante la Vergine Maria, realizzato da Anna De Biasio e donato dal Maresciallo Giovanni Giarrusso alla stessa associazione. Questo, sullo sfondo della chiesa di Santa Reparata, la mattina dello scorso 23 novembre.
Così, a Teano come in molte città d’Italia, si è celebrata la ricorrenza religiosa dedicata alla Virgo Fidelis, Santissima Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
In prima fila, il Comandante della locale Stazione Carabinieri Maresciallo Capo Tommaso Forziati accanto a Giacomo Conca e Francesco Contestabile, rispettivamente presidente e segretario della locale Sezione Associazione Carabinieri. Tra i presenti, oltre ad altri esponenti dell’Arma ed altri membri della citata associazione, il sindaco ingegner Nicola Di Benedetto.
Virgo Fidelis è l’appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, proposta all’unanimità dai cappellani militari e promulgata come Patrona della Benemerita da Papa Pio XII nel 1949.
In stretta connessione con il motto araldico dell’Arma “Nei secoli fedeli”, l’immagine della Vergine come più alta espressione di fedeltà, rappresenta quindi per l’Arma l’icona dell’ideale di fedeltà alla Patria.
Ma la data ufficiale della ricorrenza, che cade il 21 novembre e che a Teano è di solito differita alla prima domenica successiva a tale giorno, è legata invece alla memorabile battaglia di Culquaber, in Abissinia (ora Etiopia) del 1941.
Fu in quella drammatica e memorabile circostanza, che ai combattenti dell’Arma fu tributato, dai nemici inglesi, l’Onore delle Armi per il coraggio mostrato in battaglia. In quel frangente infatti, quel Battaglione, pur trovandosi in netta inferiorità numerica e a munizionamento esaurito, rinnovò i contrattacchi con le armi bianche. Nella battaglia caddero quasi tutti i Carabinieri in difesa di quel caposaldo, quindi, per l’eroismo mostrato, la Bandiera dell’Arma fu insignita per la seconda volta della Medaglia d’oro al valor militare.
Così, tra l’enfasi dell’ideale cristiano della fedeltà e la memoria di eroiche gesta, si è reso omaggio anche quest’anno a una nobile e antica istituzione, da sempre presente tra la gente, rassicurante, dal fascino immutabile: l’Arma dei Carabinieri.
Gerardo Zarone