Tra le lodevoli iniziative intraprese da questa testata giornalistica rientrano anche alcuni sondaggi effettuati tra i lettori. Mi permetto di suggerirne uno che sicuramente sarà di grande impatto sociale e di utilità per tutti. Suggerirei di chiedere ai lettori qual è, secondo loro, “il più grave reato” che possa oggi essere commesso in Italia. E mi permetto anche di dare la mia risposta. – In una Italia che, oltre che alle sue organizzazioni criminali autoctone (camorra, mafia, ndrangheta), favorisce in vari modi, e prima di tutto con immigrazioni senza controlli, la penetrazione di altre come mafia nigeriana e cinese; – in una Italia nella quale si sviluppa e trova spazio per anni un sistema di sfruttamento di minori, che vengono strappati alle loro famiglie per essere dati in affido, con immensi profitti delittuosi da parte di una altra vera e propria organizzazione a delinquere, che vede implicati pubblici ufficiali ed operatori sanitari; – in una Italia così aperta alla accoglienza degli immigrati che sfuggono da guerre, pestilenze, persecuzioni, carestie e chi più ne ha ne metta (?) da consentire che questi divengano mano d’opera della criminalità o soggiacciano allo sfruttamento becero del caporalato (in agricoltura come tra i rider): – in una Italia nella quale un giudice accorda ad un detenuto per stupro tre giorni di permesso e gli consente di reiterare immediatamente lo stesso delitto, senza risponderne personalmente; – in una Italia in cui un drogato americano pugnala tranquillamente un carabiniere che va ad un appuntamento con lui, assieme ad un suo collega, entrambi disarmati, non si è capito bene a fare cosa; – in una Italia in cui una nave straniera può tranquillamente forzare tutti blocchi ed entrare nei nostri porti, benché vietati per nostra legge e volontà, ed il cui comandante ed equipaggio se ne tornano poi tranquillamente a casa senza alcun capo di imputazione di reato, e per di più sbeffeggiandoci; – in una Italia in cui una società gestore delle autostrade non controlla la sicurezza dei viadotti e provoca la morte di 34 persone; – in una Italia in cui degli inquirenti massacrano di botte fino ad ucciderlo un imputato appena arrestato; – in una Italia in cui se penetra un ladro in casa tua ed inciampa per le scale, tu devi risarcirlo fino all’ultimo centesimo per gli eventuali danni prodottisi; quale mai sarà, secondo voi, il reato più grave che possa essere commesso? Ve lo dico io: portare a fare un giro su una moto d’acqua della Polizia un ragazzetto figlio di un ministro della Repubblica! Il reato commesso dagli agenti: peculato!!! (Sì, avete letto bene!) Ma la legge è legge, mi si obietterà. E sarà pur vero, ma andrebbero rispettate tutte. Vivessimo in Svezia lo comprenderei, ma qui, con tutto quello che ho scritto prima, credo che un po’ di sana tolleranza, sacra virtù liberale, certamente non guasterebbe. Soprattutto per non esasperare politicamente gli animi dell’elettorato. Ma la legge è legge! E quando la si asserve alla politica son tempi tristi. “…. Ma mi faccino il piacere, mi faccino!!!!” avrebbe sentenziato Totò.
Claudio Gliottone