Michele Emiliano, per chi non mastica di politica, è l’attuale Sindaco di Bari che avrebbe dovuto capeggiare la lista del PD del Sud alle prossime elezioni europee del 25 maggio. Poi però Renzi decise di indicare come copolista cinque donne e così Emiliano fu retrocesso in seconda posizione.
La decisione del vertice del suo partito non è stata affatto digerita dal sindaco di Bari che, forte dei grandi consensi riconosciutigli nella sua regione, la Puglia, tenta di dare un significato forte a questa competizione. Lo fa con un linguaggio chiaro e qualche volta anche in controtendenza con il suo partito.
“Occorre rilanciare la campagna elettorale al Sud. Per questo motivo ho proposto di realizzare un evento a Teano o a Bari, Napoli dove parlare di mezzogiorno. All’evento dovrebbe partecipare Matteo Renzi ed i maggiori esponenti del partito” Emiliano è un fiume in piena:” Devo constatare che siamo più impegnati a sostenere i candidati delle singole aree che il partito nel suo complesso. I grillini stanno realizzando una campagna elettorale molto efficace perché parlano ad un popolo in sofferenza. E il popolo del Sud soffre più di altri”
Ma la stoccata più forte la indirizza al provvedimento governativo che sta tanto facendo discutere, soprattutto nei supermercati:” Con tanta gente senza busta paga gli 80 euro nel Meridione non fanno breccia” e qui si riferisce al fatto che il provvedimento interesserà solo coloro che una busta paga ce l’hanno escludendo i senza reddito ed i pensionati.
Il sindaco di Bari propone Teano, quindici anni dopo Berlusconi, forse anche memore di quanto successo riscosse analoga iniziativa che nel 2000 realizzò Forza Italia e tutti i partiti del centro destra che si riunirono proprio a Teano in un convegno che voleva indicare la nostra Città come il punto di unione nazionale tra le forze politiche che si accingevano ad affrontare le regionali. Arrivarono tutti in quella occasione (Berlusconi, Maroni, Pisani, Prestigiacomo, Casini, Fini, Tremonti, Formigoni, Figo) e fu un grande successo mediatico per la nostra città, indipendentemente dalla forza politica organizzatrice.
Ma i tempi cambiano le cose e qualcuno forse dovrebbe informare Michele Emiliano che nel frattempo Teano non ha alcun interesse ne politico nè storico di rappresentare l’Unità d’Italia, la riprova sta nel fatto che il 17 marzo scorso, giornata dedicata all’Unità Nazionale ed alla bandiera tricolore, a Teano non fu sventolata neanche una piccola bandierina, né deposta una piccolissima coroncina su uno dei monumenti ancora disponibili, assoluto incomprensibile silenzio.
Emiliano dovrebbe informarsi dalla collega di partito Pina Picierno che evidentemente condivide questa nuova fase nostrana in quanto da parte sua, in quella occasione, non fece arrivare nessun segno di protesta, ne personale e ne a nome del suo partito.
Emiliano ha ragione, il Mezzogiorno rischia di diventare terra di conquista anche perché noi del sud non solo non pretendiamo quello che ci tocca ma siamo addirittura disposti a cedere, silenziosamente e senza combattere, anche qual poco che abbiamo.
Antonio Guttoriello