Con la determinazione n. 852 del 31/10/2025, il Comune ha affidato 10.370 euro alla D.A.C. srl, con sede a Caserta, per la gestione del servizio mensa scolastica e trasporto tramite app. Una cifra importante, soprattutto in un Comune in predissesto finanziario, dove ogni euro dovrebbe essere destinato ai servizi essenziali.
Ma l’app, ad oggi, non è nemmeno operativa (forse da lunedì 10 novembre). Sono state distribuite le credenziali, ma il servizio non è partito. E quel poco che si intravede lascia già presagire il peggio: interfaccia scarna, funzionalità limitate, nessun numero di assistenza, nessuna mail, nessun canale per segnalare errori o malfunzionamenti.
Un confronto impietoso con app ben più rodate e diffuse come Telemoney, che offrono servizi completi, assistenza immediata e trasparenza. Qui invece, si naviga nel buio. E nel frattempo, i genitori restano soli, disorientati, e giustamente indignati.
Questa non è innovazione. È improvvisazione allo stato puro, una gestione che si abbatte sulla cittadinanza come una tassa invisibile: quella dell’inefficienza.
E mentre il Comune dichiara di non avere fondi per garantire i servizi essenziali, si spendono oltre diecimila euro per un’app fantasma, senza alcuna garanzia di funzionamento, senza trasparenza, senza controllo.
Ma l’opposizione? Tace. E il suo silenzio è assordante. Nessuna interrogazione, nessuna denuncia, nessuna voce che si alzi a difesa dei cittadini. È questo il ruolo dell’opposizione? Lasciar correre, lasciar fare, lasciar spendere?
La cittadinanza merita risposte. Merita rispetto. E soprattutto, merita una gestione seria, trasparente e partecipata. Non appalti calati dall’alto, non soluzioni digitali che non risolvono nulla, non silenzi che coprono l’inefficienza.
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La Redazione

NEL BEL MEZZO DEL PREDISSESTO… SI SPRECANO 10.370 EURO.
A CHE SANTO DOBBIAMO VOTARCI? 

