Prendo spunto dalla partita dello Zupo Teano al Pinto di Caserta, dove dopo un incontro duro e sotto un diluvio universale i colori Teanesi hanno trionfato.
Su quegli spalti eravamo circa 400 Teanesi, tutti bagnati, tutti euforici per il successo ottenuto e, soprattutto eravamo tanti giovani, gli stessi che si incontrano in piazzetta per bere una birra insieme, gli stessi che vanno allo stadio la domenica a tifare per il Napoli.
Ho fatto questa premessa per fare una semplice e banale constatazione.
Perché non cerchiamo di fondare il nostro modo di vivere e di essere, sui punti di incontro che abbiamo in comune invece di trovare negli altri le differenze con se stessi.
Entriamo nel vivo.
A Teano, i giovani che si occupano e che si interessano alla politica sono divisi in due macrofazioni, i Berlusconiani e Picierniani, ovvero, per meglio rendere l’idea in Antiberlusconiani ed Antipicierniani.
Veniamo addestrati sin da piccoli con la cultura di dover trovare un nemico a cui fare la guerra, veniamo manipolati dai vecchi tromboni che sono ancora in giro e, semmai, tra qualche anno, saremo noi i manipolatori di ragazzini ancora sbarbati.
E’ possibile che la rotta non possa cambiare? Non riusciamo proprio a vedere nelle stesse persone con cui condividiamo emozioni e gioie in tanti campi, anche delle persone con cui confrontarsi per trovare soluzioni a problemi comuni?
Il paradosso di tutto ciò è che abbiamo la stessa età, all’incirca le stesse esigenze e gli stessi problemi ma, non facciamo nulla per unire le energie, per dedicarle ad un confronto costruttivo.
Siamo le stesse persone che sotto campagna elettorale si salutano in cagnesco se appartenenti a schieramenti avversari ma, dopo due giorni vanno a fare una partita di calcetto insieme o escono il sabato sera per andare a ballare.
E’ mai possibile che non si possa focalizzare maggiormente l’attenzione verso i punti di incontro?
Io credo di si!
Ma questo ha bisogno di tanta buona volontà ed un lungo cammino.
Pertanto facciamo questo sforzo, ragioniamo con la nostra testa, ascoltiamo gli altri soffermandoci sulle parole, sui pensieri, sui progetti, senza focalizzare l’attenzione su come veste o sulla tessera di partito che ha nel portafoglio.
Scegliamo di dare una svolta al nostro futuro!!!
Guttoriello Marco