“Nenti sacciu, nenti vitti e nenti vogghiu sapiri. Iu un c’era e si c’era dormiva e cu dormi nun vidi nenti”. Orami è divenuta una litania, una cantilena, degna delle più note prefiche, quelle donne che, dietro compenso, prendevano parte alle cerimonie funebri con canti e lamenti in onore del defunto. Il defunto, nel caso specifico, la Città di Teano. Si guardi bene, non è che noi dobbiamo o vogliamo criticare a ogni piè sospinto ogni atto o decisione dell’(A)mministrazione (anche se ciò sarebbe giustificato dato che siamo dei “millantatori di professione”), ma diamine ci sia data almeno una occasione, che sia una, per constatare una certa “autorevolezza” da parte di chi deve governare questo “vapore”!!! È fresca di stampa e di cronaca (ns. del 14.03.2024) la vicenda della capitozzatura delle magnolie, cosa per la quale il (S)indaco, ignaro, avrebbe (e dicasi avrebbe) chiesto lumi “…agli uffici competenti le ragioni di una simile azione, che, ad oggi, appaiono inspiegabili”. E, fino ad oggi, queste “ragioni” o “responsabilità” ancora non sono state né dipanate, né comunicate alla Cittadinanza. “Nenti sacciu, nenti vitti e nenti vogghiu sapiri. Iu un c’era e si c’era dormiva e cu dormi nun vidi nenti”. Né fino ad oggi, il Sito Web Istituzionale del Comune di Teano è aggiornato. Non a caso “I siti web istituzionali e i servizi digitali delle Pubbliche Amministrazioni devono rispettare una serie di vincoli normativi ispirati ai principi di accessibilità, usabilità e protezione dei dati personali dei cittadini-utenti” (Legge 09.01.2004 n. 4; Linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici, G.U. n. 237 del 24 settembre 2020). Ma si continua a “comunicare” con il Cittadino via social e, peraltro, non attraverso un Canale Social Istituzionalizzato, bensì utilizzando un link intestato a “Teano in Comune – Gruppo Consiliare –“. E tutti coloro che non appartengono a quello specifico “gruppo politico”? “Nenti sacciu, nenti vitti e nenti vogghiu sapiri. Iu un c’era e si c’era dormiva e cu dormi nun vidi nenti”.
Oggi, comunque, a suffragare quanto andiamo ad affermare in materia di (a)zione (a)mministrativa, giunge un’altra notizia fresca di stampa e di cronaca; ci riferiamo alla incresciosa situazione del parcheggio per i pendolari di Teano Scalo. Una situazione per la quale il (S)indaco avrebbe “minacciato” l’organizzazione di una manifestazione pubblica proprio davanti a quei cancelli chiusi onde protestare nei confronti le RFI. A detta dei beni informati, sembrerebbe che il (S)indaco avrebbe provveduto a definire i termini della convenzione ma che i Dirigenti RFI non avrebbero approntato lo “schema da sottoscrivere”. La Convenzione fu siglata dalla precedente (A)mministrazione e scaduta nel mese di Dicembre del 2022. Bisogna, quindi, evidenziare che dal mese di Giugno 2022 si sarebbe (è d’obbligo il condizionale) insediata l’attuale (A)mministrazione. O no? Quindi, a conti fatti, 6 mesi dell’anno 2022, 12 mesi dell’anno 2023, più 3 mesi del 2024, si giunge alla somma di ben 21 mesi di tempo durante il quale si sarebbe dovuti addivenire ad una soluzione o meno. O no? Ora, al di là di capacità (a)mministrative certificate o meno, innanzi avevamo accennato ad una dote che chiunque sia al “comando” di una qualsiasi organizzazione non può fare a meno di “autorevolezza”. L’autorevolezza si caratterizza per la stima, credito, fiducia che si impongono in quanto fondati sulla personalità di chi ne gode. L’autorevolezza, insomma, è un ingrediente essenziale del carisma e della leadership: chi la possiede è naturalmente predisposto ad essere ascoltato e tenuto in grande considerazione. In sintesi, un buon Sindaco, per il bene della sua Collettività non può non essere dotato anche di autorevolezza. Avere gli “attributi”! I Sindaci di una volta, per ottenere un qualche Servizio per la propria Comunità avevano gli “attributi”, come extrema ratio, per accreditarsi anche presso livelli politici di più alto rango per ottenere ciò di cui avevano bisogno. I Sindaci di una volta. Ma a quanto pare, qui ancora una volta: “nun c’ sta nient a fa’… parl semp chi s’adda sta zitt”. Vogliamo parlare di quanto ci si sta attivando per la Sanità locale? Ricordate l’Ospedale Monaldi dell’Alto Casertano? (Sindaco D’Andrea). Ricordate le Cliniche Private Accreditate ipotizzate e sbandierate in campagna elettorale? Ma che t’o dico a fa’? (Angelina Mango). Ebbene, è di queste ore l’iniziativa intrapresa a Capua per sollecitare (possibilmente) la riapertura del Pronto Soccorso presso il locale nosocomio attualmente adibito ad Ospedale di Comunità come quello di Teano. Ma che t’o dico a fa’? e I’ pe’mmé, tu pe’tté, nun c’ sta nient a fa’… parl semp chi s’adda sta zitt.
Pasquale Di Benedetto