Contro certi atteggiamenti di basso lignaggio e a tratti beceri, non sappiamo più a chi votarci. Questa volta ci rifacciamo umilmente addirittura a Gesù Cristo. “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Lc. 23,33-34). Furono le parole pronunciate da Gesù nell’ora più buia della storia, quando a morire non era Dio, ma una umanità divorata da bocche fameliche di cattiveria. L’ennesimo spunto di riflessione, ancora una volta, ce lo impone quanto accaduto a seguito di un articolo dell’amico Claudio Gliottone. “La candela “si struie” … e la processione non cammina!”, così titolava il Suo intervento il 08.08.2022. Orbene, prima di proseguire in questo nostro panegirico, dobbiamo bene specificare, ed in seguito si capirà perché, che il Dr. C. Gliottone, è Medico laureatosi in Medicina e Chirurgia e specializzato in Ortopedia e Fisiatria nell’Anno del Signore 1974. Fatta questa doverosa premessa, dobbiamo evidenziare come lo stesso Medico nel Suo articolo stigmatizzava l’uso improprio e oltraggioso della Fascia Tricolore, passata di spalla in spalla, durante la processione di San Paride. Cominciamo con il ricordare che la Bandiera Italiana, il Tricolore, vuole che i tre colori della nostra Bandiera abbiano un loro significato ben preciso, ossia il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per ricordare le nevi perenni e il rosso, per il sangue versato nella guerra. Quest’ultimo è ancor più ricordato dal Monumento ai Caduti in Piazza della Vittoria a Teano. Ed, anche per quest’ultimo, il Sindaco giura solennemente all’atto del Suo insediamento. Ora, elencati questi pro-memoria, ricordiamo ancora come esiste una Legge dello Stato per la quale ha giurato solennemente al Suo insediamento anche il Sindaco Di Teano. Ovvero: “L’uso legittimo della fascia tricolore conduce ad affermare che essa vada indossata solo dal Sindaco e non da altri; perché la fascia tricolore è letteralmente il «distintivo del Sindaco», così come previsto dall’art. 50, comma 12 del TUEL, ovviamente non riferibile alla persona fisica, ma alla funzione politico-amministrativa che il Sindaco incarna e che alla fascia tricolore medesima, così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’Interno n. 5/1998 «è attribuita una specifica funzione che è distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il Sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e che, nel contempo, sottolinea l’impegno che il Sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale».
Ciò detto, ne deriva che è del tutto illegittimo delegare l’uso della fascia al vicesindaco o peggio ancora ad altri amministratori locali, quando il Sindaco sia presente alla medesima cerimonia ufficiale; vietato e forse persino illecito”. Dura lex, sed Lex. O no? Se ne deduce che alla luce di quanto la Legge prevede, durante la processione di San Paride, si sarebbe commesso addirittura un reato. O no? Altro che sfilate esibizionistiche di “indegni” conoscitori della Legge e “indegni” eredi di quel “sangue versato in guerra” per difendere il Tricolore! E, noi stessi, abbiamo qualche Avo perito sul Piave ed elencato in quella Lapide apposta nell’androne del Comune!
Invece, qualcuno, ignorante di tutto ciò, e mostrando tutta la sua patetica ironia e stupida infantile ilarità, a mezzo Facebook, rispondendo, forse, al Medico Gliottone o a qualche commentatore che ha espresso il Suo disappunto sul fattaccio della processione, che ha ridotto la Fascia Tricolore del Sindaco a sedile dei “calcinculo” delle giostre paesane, ha esordito: “Dici la verità, è che un giro te lo vorrestifare pure tu!” (con la Fascia). Ancor più ingiurioso è l’aver postato lo stesso Tricolore! E come poteva essere diversamente se accanto al proprio nome, costei, esibisce platealmente il proprio titolo accademico? Manco se fosse la Samantha Cristoforetti dell’architettura italiana! Ostentazione, esibizione, mancanza di umiltà e di garbo, nonché di stile e di bon ton. Seeee……. Ai miei tempi, questi atteggiamenti li attribuivamo ai parvenu. A coloro che sbavavano a rincorrere le scalate sociali. Altro che progressisti! Altro che difensori dei più deboli! Altro che inclusivi! Ne conoscessero almeno il significato di questi aggettivi! Alla stessa stregua di come conoscono la Storia ed il significato del Tricolore e di come conoscono la Norma sull’utilizzo della Fascia di Primo(?) Cittadino di Teano! Ad ogni buon conto, in qualità di Direttore di questo Giornale, pretenderò che, accanto alla firma di ogni articolo, ogni Redattore apponga il proprio Titolo Accademico o Nobiliare. Inteso Dr. Medico C. Gliottone, Laureato in Medicina e Chirurgia, nonché specializzato in Ortopedia e Fisiatria fin dal 1974!!!???
Pasquale Di Benedetto