Teano– Scandalo delle licenze edilizie. Secondo i carabinieri del nucleo tutela e patrimonio, il sindaco Raffaele Picierno sapeva ogni cosa ed era quindi a conoscenza del sistema messo in piedi dalle persone che fra pochi giorni affronteranno l’udienza preliminare. Udienza in cui anche lo stesso Primo cittadino è fra gli indagati.
Lo scrive nero su bianco, in una dettagliata informativa- pag.301 e 302- della parte V delle conclusioni degli investigatori che per anni hanno condotto le indagini nella città sidicina.
“Il Sindaco Raffaele Picierno, pur non comparendo per il suo ruolo istituzionale direttamente nell’iter di rilascio dei permessi a costruire- tale compito è demandato all’Ufficio Tecnico Comunale-non è da ritenersi estraneo alle vicende narrate. A prescindere dal fatto che proprio il suo ruolo istituzionale gli conferisce la responsabilità sulle decisioni della sua amministrazione, sembra comunque partecipare, in maniera carismatica, ad ogni attività deliberatoria espletata in seno all’amministrazione comunale.
In particolare, dall’ascolto delle sue conversazioni si evincono le sue influenze ed i suoi interventi, in maniera poco ortodossa, per ciò che attiene l’attività relativa all’edilizia privata (rilascio di permessi a costruire, autorizzazioni amministrative) nei lavori di interesse pubblico (a seguito di gare, affidamenti diretti, o in virtù di finanziamenti vari), concorsi a carattere locale, assunzioni di personale a tempo determinato e/o attribuzioni di in carichi temporanei.
Edilizia privata: è innanzitutto opportuno rilevare quale concetto logico, basilare, come sia impensabile che il Sindaco di un piccolo comune non abbia piena cognizione delle decisioni assunte da un suo settore specifico, l’Ufficio Tecnico comunale, in un così lungo lasso di tempo, vale a dire dal 2005 ad oggi. Si parla di diverse decine di permessi a costruire rilasciati “per attività produttive”, dei falsi compiuti per permettere la concessione e di tutte le altre irregolarità commesse. Mutuando la domanda da quello che è il comune sentimento raccolto informalmente dai cittadini per bene, è possibile che il sindaco non si accorga di quello che sta accadendo sul suo territorio? Per fornire risposta a questo paradosso non si può ignorare che il figlio del sindaco, Lorenzo Picierno, ha curato la progettazione delle opere riferite a buona parte di tali permessi e che, ancora, grazie ad un ulteriore illecito è stato rilasciato permesso a favore della propria moglie. D’altro canto, come si evince dalle conversazioni riportate, in alcune specifiche vicende il sindaco non si esime dall’impartire precise direttive o di intervenire personalmente, presso i suoi uffici comunali, per la concessione di atti che, verosimilmente non potevano essere concessi.
A corollario di tutto ciò si consideri pure che, di fronte alle evidenti irregolarità accertate e ad una moltitudine di fabbricati sequestrati e rimasti in sequestro nel territorio di Teano, il Sindaco non abbia deciso di intervenire, adottando provvedimenti decisi per dare un segnale di legalità e porre un freno alla prosecuzione di illeciti comportamenti, invece di solidarizzare con gli indagati”.
Da: La GAZZETTA DI CASERTA di giovedì, 15 settembre 2011