In questo particolare momento in cui vengono messi a dura prova sia la “resilienza”, sia gli equilibri psicologici e sociali dei cittadini, è evidente che sono richiesti riferimenti certi e non oltremodo destabilizzanti. E la Politica, anch’essa, diventa medicina utile o responsabile di ulteriori concause destabilizzanti. Non sarà sfuggito ai più, ad esempio, come il Presidente Sergio Mattarella, abbia fondato il Suo discorso di reinserimento sulla parola Dignità (pronunciata 18 volte). E, non sarà sfuggito ai più, come, mentre il Presidente invitava i grandi elettori a perseguire la Dignità, questi ultimi, con i propri 53 ipocriti applausi (ogni 42 secondi) dimostravano tutta la propria fantozziana ed “Indegna” pochezza. “Quel tributo così eclatante è il segno della riconoscenza dei parlamentari e del governo per aver salvato la poltrona a tutti, “capri e cavoli”, così scriveva il giorno dopo Alessandro Sallusti. E se quest’ultimo può essere tacciato di essere di destra, non può certo esserlo Fabio Martini di Huffingtonpost: “In 76 anni mai era accaduto prima. Quasi ogni applauso al presidente della Repubblica si è trasformato in una standing ovation dei grandi elettori”. Tanto per chiarire e non apparire di parte. Ora, il richiamo di Mattarella alla Dignità non è cosa di poco conto. E noi, in previsione di una Campagna elettorale per eleggere il nuovo Sindaco di Teano, oltre alla Dignità, auspichiamo che le potenziali forze in campo, mettessero al primo posto dei loro “piani programmatici”, la parola Serietà. Quella consapevolezza della propria Dignità che si traduce in compostezza di atteggiamenti, nel senso di responsabilità, nella rispondenza ai principi di rettitudine e di moralità nei confronti dei cittadini. Non nutriamo dubbi sul fatto che tutto ciò sarà fatto. Certo è, che chiaramente scottati da quanto accaduto a Teano fino a ieri, tremiamo all’idea che ciò possa riaccadere e, perciò, facciamo i nostri dovuti richiami ed esorcismi.
Tanto per rifarci alla Serietà, facciamo, come è sempre nostro costume, qualche esempio con prove tangibili e documentate. Era solo il 16 gennaio 2022 che l’ex Sindaco annunciava che “Teano riavrà il centro vaccinale anti Covid…da martedì (18.01.2022 n.d.r.) presso il drive in Collina S. Antonio saranno somministrati i vaccini. Un sentito Grazie al Direttore Russo ed al Dott. Tari e Lina Baldascino (chi è? n.d.r.)….” . Questo faceva parte della generosa considerazione per Teano grazie anche alle Cittadinanze Onorarie donate a profusione. Sennonché veniamo a sapere di li a poco (02 febbraio 2022 n.d.r.) che “La Direzione dell’Asl di Caserta ha deciso di chiudere il Centro Vaccinale di Teano per spostarlo in altro Comune”. Una chiara dimostrazione di Serietà tutta protesa a prendere per i fondelli la cittadinanza. O no? La stessa Serietà dimostrata nell’annunciare l’attivazione un Hub Vaccinale per bambini presso il Centro Diagnostico del Dott. Dino D’Andrea? Un Centro Vaccinale in un Centro Privato Accreditato? Salvo di li a qualche giorno vederlo attivato, invece, presso l’Ospedale di Sessa Aurunca? Serietà? E, questi, solo alcuni esempi di come i Cittadini sono stati messi alla berlina da personaggi privi di ogni Dignità e Serietà. E c’è ancora qualcuno che come i “peones” del Parlamento, applaude o esprime i propri likes urlando:”bravissimo grazie Dottore per aiutare il vostro paese che il Signore vi ricompensa”. Evidente Sindrome di Stoccolma.
Ecco perché ci teniamo a stigmatizzare il fatto che anche in Politica è indispensabile l’assunto per cui necessita conoscere Chi fa Cosa. Non si può, seppur in una necessaria ed insostituibile Democrazia, affidarsi a chicchessia. Si è mai visto un eschimese che fa la siesta? “Finché si tratta di calzolai che siano incapaci o che sian corrotti, o che si vantino di essere abili pur non essendolo, non ne verrebbe una gran perdita per lo Stato (Teano). Ma vedi bene che se fossero i Custodi (Amministratori) delle leggi e dello Stato (Teano) a fingere di essere custodi, mentre non lo sono, sarebbe la Città intera (Teano) a correre il rischio di una completa distruzione, proprio perché la sua felicità e la sua buona amministrazione sono nelle loro mani (Amministratori)”. Platone, La Repubblica, IV, 421 A. Repetita Iuvant. Teano, allo stato delle cose, insomma, non può più permettersi gli “uno vale uno”, pena la perdita irrimediabile del senso di appartenenza e di identità di un Popolo. Lo smarrimento e lo scoramento causati dalla mancanza di riferimenti certi ed originati, eventualmente, dall’assenza di Dignità e Serietà dei suoi Amministratori. Non vorremmo magnificare: “Ahi serva Teano, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”.
Pasquale Di Benedetto