L’avvincente e spesso problematica storia italiana e non solo dagli Anni di Piombo fino ai giorni nostri è andata in scena nella Sala del Loggione oggi sabato 9 novembre a partire dalle ore 17. Il tutto è stato reso possibile, col patrocinio dell’Associazione Culturale “Generoso Simeone”, da parte dell’Associazione “Rino Cozzarini”, intitolata all’omonimo giovane padovano che morì nel 1943 dalle nostre parti ( ancora gli storici dibattono sul luogo esatto di morte, che alcuni collocano a Montelungo, altri tra Mondragone e Falciano) in nome del tricolore e che per questo ricevette la prima medaglia d’oro della Repubblica Sociale alla quale aderì.
L’associazione, di cui è Presidente Michele Petteruti, nasce a giugno, come ha affermato il suo Presidente onorario Antonio Migliozzi, e ha svolto un primo incontro pubblico a Presenzano alla presenza del sindaco Maccarelli e, sulla scia di quest’ultimo e di quello che si è svolto a Teano, intende svolgere nuovi incontri che permettano al pubblico interessato di poter ripercorrere la cultura storica da un punto di vista prevalentemente di destra, creando così momenti di aggregazione culturale. Un’aggregazione che però non è riservata solo a chi è di destra, ma che vuole confrontarsi proficuamente con chi la pensa in maniera differente, anche con chi ha un pensiero prettamente di sinistra, perché solo così se ne potrà ricavare un arricchimento reciproco. Dello stesso avviso sembra essere la Vicepresidente dell’Associazione Giusy D’Aiello, che afferma che il loro scopo è quello di “diffondere una cultura spesso dimenticata o celata al fine di poter giungere a una verità condivisa perché ciò che siamo deriva da ciò che eravamo. La conoscenza rende liberi”.
Ma centro nevralgico del convegno che ha avuto luogo è stata la presentazione del libro “L’aquila e il condor” di Stefano Delle Chiaie, colui che ha fondato nel 1960 il movimento Avanguardia Nazionale, e che ha voluto fornire una nuova interpretazione di alcune delle vicende più discusse degli Anni di Piombo ( l’episodio dei “manifestazioni cinesi”, il golpe borghese, la strage del 2 dicembre 1969, la rivolte di Reggio Calabria, il presunto piano per sequestrare Aldo Moro, quattordici anni prima della realizzazione di quello delle BR). A dare gli spunti per trattare i singoli argomenti sono stati i due moderatori Ugo Mario Tassinari, saggista, storico e esperto di vecchie e nuove destre, e Giuseppe Parente, giornalista di “Rinascita”, quotidiano di liberazione nazionale, e collaboratore di altre testate a distribuzione nazionale. Tra i punti rilevanti della dibattito, c’è stato quello per cui Avanguardia Nazionale non può essere definito un movimento né di destra né di sinistra, ma un grupo politico di proposta di un sistema alternativo rispetto a quello vigente. Si è parlato, in seguito, dell’idea di Europa, la cui definizione territoriale non è data tanto dal particolare sistema economico adottato, ma dalle tradizioni, usi e costumi del suo popolo. Per quanto riguarda il presente, invece, Delle Chiaie mostra pessimismo nei confronti di un sistema politico che sembra incapace di rinnovarsi, in cui ci sono movimenti politici che avanzano forti critiche a quest’ultimo, ma che, in ultima istanza, non sanno dare una soluzione diversa al problema. Inoltre, egli appare scettico di fronte all’eventualità di una rinascita di Alleanza Nazionale come contenitore politico in grado di inglobare le radici ideologiche di Avanguardia Nazionale. E, dunque, rimprovera la rassegnazione dei giovani che credono che non si possono cambiare le cose, mentre egli sostiene che vuole sognare un mondo diverso perché il sogno e la coerenza, una dei valori che si stanno pericolosamente perdendo oggi, sono il motore e la forza trainante dell’uomo.
Dunque, un incontro nel quale si vuole lanciare un appello, quello di un passato che faccia germogliare i suoi ideali nel futuro, mettendoli a frutto in modo consapevole e per raggiungere una meta ben precisa. La presentazione del libro “Da giovane Europa ai campi Hobbit” di Giovanni Tarantino, prevista domenica 10 novembre sempre nella Sala del Loggione, è stata rinviata a data da destinarsi a causa di problemi tecnici. E, quindi, abbiamo solo avuto l’assaggio di uno dei tanti pezzi che vanno a comporre il complesso, ma sempre affascinante mosaico della storia.
Rosella Verdolotti