“Cari amici, non parteciperò come candidato alle prossime elezioni. Non ci sono state le condizioni politiche per poter proseguire il lavoro svolto in questi anni” ha scritto sulla pagina facebook il senatore aversano Lucio Romano, vicepresidente della Commissione Politiche UE, che in questa legislatura ha sostenuto il Governo e il Partito Democratico pur non essendone iscritto.
“Ho improntato il mio agire con lealtà e a viso aperto, parlando sempre il linguaggio della verità e non del politichese, della collaborazione costruttiva e non delle inutili contrapposizioni. Ho rappresentato in Parlamento i bisogni, le istanze e i diritti dei cittadini della nostra terra”, scrive il parlamentare.
“In nome della vostra amicizia e condivisione, che in queste ore mi state attestando in tantissimi, continueremo insieme a perseguire la politica come servizio alla volontà popolare. Altrimenti lasceremmo prevalere i soli equilibri e le convenienze di breve respiro, temporale e politico. Contribuiremo insieme a costruire e rafforzare un sistema di valori che deve orientare le scelte e i programmi” prosegue Lucio Romano.
“Ogni aspetto della nostra vita – sul piano economico, sociale, della dignità della persona – è il frutto di una visione politica. Siamo noi tutti cittadini che, attraverso il voto, facciamo una scelta. Il mio invito è, pertanto, di partecipare attivamente. Astenersi dal voto significherebbe dimostrare che sono pochi quelli che decidono per tanti” conclude Romano.
Fortunatamente e contestualmente , apprendiamo una notizia clamorosa pubblicata da Tangredi Omodei sulla rivista Globalist dal titolo Piovono polpette, come titolava un film d’animazione del 2009. La notizia è che in Campania, Forza Italia candiderà il figlio di Luigi Cesaro detto “Giggino ’a Purpetta”. Il discendente è chiamato “Armando ’a Purpettina”. Ecco, piovono polpette. Polpetta il padre, polpetta il figlio. Se non ci fosse da piangere per il destino della politica e del Paese, ci sarebbero motivi abbondanti, un piatto di motivi, per ridere.