La vicenda di Antonio Camelio, desta grande preoccupazione e solidarietà con la famiglia Camelio, molto numerosa e formata da persone per bene e dalla disponibile socialità. Sono trascorsi ormai circa venti giorni da quando Antonio Camelio, recatosi a Firenze per motivi non ancora conosciuti, non ha fatto più ritorno a casa e ancora oggi non è dato sapere cosa sia potuto accadere.
Le ipotesi che si possono fare, in questi casi sono tante, ma nessuna può essere definita quella più attendibile. Antonio era molto conosciuto a Teano perché, dopo una lunga parentesi di lavoro fuori, per motivi familiari, aveva deciso di fare ritorno a Teano e collaborare con il fratello Pino, titolare con l’altro fratello Franco di un’avviata azienda di distribuzione di acque minerali. Ma due anni fa circa, Antonio decise di trasferirsi a Siena dove si è rifatto una nuova famiglia.
Come dicevamo, si tratta di una famiglia molto numerosa ma anche molto unita, proprio per questo il fratelli Pino ha voluto raggiungere Siena per seguire da vicino l’evolversi della situazione e cercare di collaborare con le forze dell’ordine per costruire eventuali ipotesi, le più attendibili che possano indirizzare le ricerche che da oltre due settimane non si sono mai interrotte. Si cerca di ricostruire gli ultimi mesi della vita di Antonio, anche attraverso le sue amicizie, per ricavarne un indizio, qualunque cosa possa aiutare le indagini. Intanto la sorella Consiglia, che abita a Roccamonfina, ha allertato tutte le sue conoscenze, ogni iniziativa ritenuta utile per quanto possibile, per riabbracciare il fratello Antonio.
Più passano le ore ed i giorni e più le possibili ipotesi si assottigliano, anzi resta solo da augurarsi che tutto possa essere scaturito da una temporanea situazione di disagio che ha consigliato Antonio ad allontanarsi da tutto e da tutti e riordinare le idee. In questo caso, importa poco se passano ancora dei giorni, l’importante è che Antonio possa riabbracciare tutti i suoi cari.
Severino Cipullo