Come un fulmine a ciel sereno. Così è sembrato a molti il breve servizio inviato dal TG1 nella edizione di prima serata di ieri 2 gennaio. L’argomento: il prossimo 150° anniversario dell’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Dopo un secolo e mezzo rimane intatta la polemica sul luogo effettivo dell’Incontro tra Teano e Vairano.
La storia, quella tramandata dagli uomini e quella scritta sui documenti ufficiali, parla di Teano. Chiunque vuole fare riferimento all’Unità d’Italia parla di Teano. Ma questa tesi viene da sempre contestata dai cittadini della vicina Vairano e continua la disputa con la produzione di nuove testimonianze e documenti da parte di Vairano.
Questa sera il servizio giornalistico non ha certo presentato alcuna novità, se non che dopo che i due sindaci Raffaele Picierno per Teano e Giovanni Robbio per Vairano, dopo aver appena accennato alle rispettive posizioni, alla domanda della giornalista se sono disposti a definire una buona volta per tutte questo contenzioso storico, Robbio ha dichiarato di essere disponibile ad incontrarsi con Picierno ed affrontare il problema e Picierno ha risposto che è disponibile ad incontrarsi con Robbio e definire la vicenda con una bella stretta di mano.
Dopo alcuni minuti sono arrivate in redazione molte telefonate di cittadini teanesi i quali ci chiedevano di sapere qualcosa in più sulla stretta di mano, che significato dare. Non abbiamo saputo rispondere perchè una stretta di mano può dire tutto e dire niente. Ci si incontra ognuno conferma la propria posizione, ci si stringe la mano e amici come prima, oppure ci si incontra, poiché gli unici a poter cedere qualcosa è Teano, il sindaco Picierno dichiara di riconoscere Vairano come sede dello storico incontro, Vairano ringrazia e gli stringe la mano, oppure Picierno si presenta con la relazione dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore del Ministero della Guerra, redatta nel 1926 e dice a Robbio, portami un altro documento con lo stesso valore storico documentale ed io sono disposto ad avviare un serio confronto, Robbio accetta e si stringono un’altra volta la mano.
E’ chiaro che la nostra è una forzatura e su questo episodio, soprattutto sul senso da dare alle dichiarazioni dei due sindaci, occorre ascoltare le rispettive posizioni , intanto però riportiamo integralmente una nota trasmessaci dal Presidente della Proloco Teano, Antonio De Simone che pure non passa per essere un simpatizzante dell’incontro, nel senso del significato storico.
“In riferimento al servizio del Tig1 delle 20 del 2 gennaio 2010, come teanese credo che non possiamo associarci a proposte di patteggiamenti in merito ad eventi storici avvenuti nella nostra Città, siano essi noti che meno noti. Infatti, la relazione definitiva dell’Ufficio Storico della Stato Maggiore, si conclude che l’Incontro deve chiamarsi di Tean, come figura in tutti i testi di storia ,pertanto questo documento non ancora è stato né smentito nè sostituito da altro autorevole organo competente in materia e non credo che due comunità si possano arrogare il diritto di modificare gli eventi storici. Teano non ha bisogno di altre pagine di Storia, come altre contrade limitrofe, la storia dei Sidicini è ben altra, va dall’età del bronzo fino ai giorni nostri. I Sidicini, come ci narra Tito Livio, erano un popolo di guerrieri che caddero per ultimi davanti alla potenza di Roma non abbassando mai le armi e non facendo sconti a nessuno.
Certamente l’incontro di Teano non fu una pagina bella per il nostro sud ma a noi resta solo il doveroso rispetto per
Noi non crediamo che sia opportuno alimentare ulteriori polemiche attraverso i media nazionali, sia per rispetto alla nostra storia e sia perché l’argomento, almeno per come è stato trattato in questi ultimi anni, espone solo a critiche malevoli verso le nostre comunità e tra le stesse comunità.
Su questo argomento combatteremo ogni tipo di superficialità o improvvisazione. Ci esporremmo al ridicolo nazionale se, nell’anno del 150° anniversario dell’incontro, alimentassimo questo gioco al massacro.
Teano ed i suoi rappresentanti istituzionali ci dicano cosa intendono fare su questo argomento, a parte la stretta di mano al sindaco Robbio.
Antonio Guttoriello