Ieri è scomparso LUIGI BESCHI, di lui abbiamo scritto (l’archeologo
Dagostino): <<Con Luigi Beschi la cultura italiana perde un grande
umanista,giusto, saggio e schivo, capace di trasmettere con semplicità
l’amore per la complessità dell’Antico>>. Nessuno conosceva la Grecia
meglio di lui, nessuno come lui aveva un sicuro istinto per l’antico,
nessuno meglio di lui sapeva insegnare senza protagonismi. Era un uomo
dolce, che rifuggiva la competitività.. A questo suo radicato bisogno
ha sacrificato ciò che poteva essere e non è stato! Sarà sempre vivo
nella memoria di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo!
Note brulle, asciutte, di circostanza, d’occasione. Il mio Maestro
meritava di +. Delicato, elegante, discreto, per un anno ho avuto il
PRIVILEGIO di essere suo unico allievo, non saltava una lezione, solo
una volta, arrossendo, qualità delle persone sensibili, si scusò per
assentarsi una settimana. Impalmava una giovane pulzella greca. Mi
rassicurò che avremmo recuperato. Le sue non erano lezioni ordinarie,
erano un concentrato di dottrina, intuizioni, lampi di genio. Parlava
a bassa voce come me, avremmo avuto bisogno di un cornetto acustico
per udirci reciprocamente. Scoprimmo l’arte di arrangiarci , parlando
il + vicino possibile.Sostenni l’esame il giovedì Santo, volle che
presiedesse gli esami l’Archeologo Werner di f.m. altro grande Maestro
dell’ archeologia internazionale, scrittore prolifico, piacevole e
spumeggiante. Sul mio libretto universitario campeggia la firma del
Prow. Johannowsky. Avrei gradito che fosse quella del mio
indimenticato Maestro e Mentore.
Che Dio lo abbia in gloria.
Giulio De Monaco