<<Salve, buon giorno. Mi sa indicare il campo covid… dove fanno i tamponi?>>.
Ci giungono in redazione, da parte di nostri lettori, segnalazioni di cittadini provenienti da altre città della zona che non sapendo dove andare per raggiungere il campo covid allestito dall’Esercito sulla collina di S. Antonio ricorrono, come se nulla fosse e spesso senza adottare le minime precauzioni, al vecchio stratagemma: non so dove andare? Mi fermo, abbasso il finestrino e, senza mascherina, chiedo ai passanti! Ovviamente, in condizioni normali, non ci vedremmo nulla di strano, ma si sa “stiamo gestendo una pandemia” e, forse, sarebbe necessario, per preservare la salute e l’incolumità pubblica, anche da rischi potenziali, realizzare qualche accorgimento in più … ammesso che si sia adottato qualcosa. È cosa nota, infatti, che per giungere alla collina di S. Antonio l’utenza deve attraversare praticamente, provenendo sia da nord, quanto da sud, il cuore nevralgico della nostra cittadina. È evidente, pertanto, che allo stato, indipendentemente da ciò che potrà dire chicchessia, la stessa location scelta presenta notevoli criticità a cui sarebbe opportuno mettere rimedio. Chi conosce la nostra città non ha problemi, mentre ciò non può essere detto per i forestieri. Esiste una adeguata segnaletica utile allo scopo? Abbiamo cercato di documentare con foto ciò che vogliamo evidenziare. Ebbene, provenendo da via Gramsci e dirigendoci verso v.le S. Antonio esistono due soli fogli A4 infilati in un raccoglitore di plastica (sic!!!), mentre da via Gramsci, salvo clamorose sviste, non abbiamo trovato nulla.
A questo punto se non si vuole individuare prudenzialmente una zona diversa, per lo meno, nel rispetto degli stessi principi solidaristici che si vogliono giustamente affermare, si predisponga una adeguata campagna informativa e percorsi dedicati corredati da indicazioni stradali degni di questo nome. In fondo siamo nell’epoca digitale enon costerebbe nulla,ad esempio, indicare un link sul sito del Comune di Teano, quello dell’Asl, o ancora meglio allegare lo stesso (o un Qr code) alla lettera o l’e. mail “invito” con cui, attraverso googlemaps, condividere la “posizione” del sito. Non apostrofateci come polemici, le soluzioni a dubbi più che legittimi le poniamo sul tavolo della discussione. Basterebbe insomma poco per passare dalle parole ad i fatti ed evitare di fare, come in epoca più remota, dove si esigeva che gli italiani, davanti ai carrarmati stranieri, combattessero con biciclette e “carcano” ( non è una brutta parola, ma un fucile in dotazione all’esercito italiano).L’appello è sempre lo stesso quindi…solidarietà, umanità, ma rispetto per tutti.
Carlo Cosma Barra