Fino ad oggi, abbiamo imparato cosa c’è – più o meno – dentro un pc e cosa succede quando lo accendiamo. Come possiamo creare file e cartelle e quali operazioni possiamo compiere su di loro. Nella maggior parte dei casi, i PC vengono utilizzati per attività di Office Automation, ovvero tutte quelle attività che tramite l’utilizzo di software, contribuiscono ad automatizzare e velocizzare le procedure d’ufficio. Analogamente, partecipano a tale attività anche alcuni hardware, come gli scanner, le stampanti gli hard disk esterni, la posta elettronica e la rete internet.
Ma che cos’è Internet?
Il termine internet è stato preso in prestito dall’inglese, quale acronimo di interconnected networks, ovvero reti interconnesse. Stiamo dunque parlando di una rete di telecomunicazioni ad accesso pubblico, che interconnette i vari dispositivi – in gergo terminali – in tutto il mondo.
La sua comparsa e la conseguente diffusione dei suoi servizi, hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione. Tanto tecnologica, quanto socio-culturale. Internet, intesa quale rete di telecomunicazioni, oggi è seconda per diffusione solo alla rete telefonica generale, anch’essa di diffusione su scala mondiale e ad accesso pubblico, ma ancora piu’ “capillare” della prima.
Cosa ci occorre per collegare un nostro dispositivo ad Internet?
Le modalità di accesso alla rete delle reti, sono molteplici. Di seguito, proveremo ad illustrarle.
Dial-up o modem analogico….
Negli anni ‘90, le connessioni erano realizzate grazie a dei modem (modulatori/demodulatori) analogici, che facevano dei rumori strani quando venivano attivati. Compito di tali apparecchiature, era trasformare i segnali analogici provenienti dalla linea telefonica, in segnali digitali per il computer, e viceversa.
Il modem effettuava una vera e propria telefonata al fornitore di Internet, colloquiando con questi tramite i segnali analogici. Durante tale attività, occupava interamente la linea, impedendo così l’utilizzo del telefono.
La trasmissione di segnali analogici però era lenta e, anche se i modem riportavano la scritta 56k, in realtà non si poteva andare a più di 33 kbps in media.
Connessione DSL
La sigla DSL sta per Digital Subscriber Line ovvero Linea digitale dell’abbonato. Tale tecnologia è nata in quanto la soluzione modem 56K, con l’aumento della mole dei dati e dei servizi offerti, non poteva essere una soluzione a lungo termine. Tanto per la lentezza dei modem, quanto per il fatto che teneva occupata la linea telefonica. Fu così sviluppato un sistema che inviava un secondo segnale lungo le linee telefoniche, ad una frequenza più alta (per avere la cosiddetta banda larga).
Per comprendere il funzionamento della DSL, si immagini un tubo, al cui interno vengono lanciate delle biglie ogni 60 secondi. Tali palline rappresentano le comunicazioni vocali.
All’interno dello stesso tubo, oltre alle biglie verdi, ogni 5 secondi, si possono inviare anche delle biglie rosse, che rappresentano i dati e che viaggiano ad una frequenza superiore rispetto alla voce (le biglie verdi).
All’altra estremità del tubo, c’è un filtro che smista queste biglie: quelle rosse vanno al computer, quelle verdi al telefono.
Al fine di far funzionare ancora meglio la connessione DSL, è nata la DSL Asincrona, meglio nota come ADSL – Asymmetric Digital Subscriber Line. Con tale nuova tecnologia, è stata migliorata la velocità di scaricamento – download – a scapito di quella di caricamento – upload, che interessa di meno.
…….”Per comprendere meglio il funzionamento dell’ADSL, la si paragona ad una strada a quattro corsie tra due città: una a est e una a ovest. Invece di avere due strade uguali per senso di marcia, siccome c’è più traffico per andare a est, si hanno 3 corsie in un senso e una sola nell’altro senso” ……
A tal proposito, si tenga presente che tra l’inviare un messaggio su Facebook o un semplice e-mail, e scaricare un file o ricevere un video in streaming sul computer, ci sono enormi differenze, in termini di quantità di dati.
Connessione via Cavo (cavo coassiale)
Il cavo coassiale, è quello che oggi viene usato per la TV satellitare. E’, realizzato con dei connettori tondi alle estremità, ed un filo di rame racchiuso all’interno di una plastica spessa, che fa da isolante.
Lo standard utilizzato si chiama DOCSIS – Data Over Cable Service Interface Specification – Specifiche dell’interfaccia del servizio dati su cavo – e funziona in modo simile alla DSL, utilizzando una frequenza più alta per i dati ed una più bassa per la voce. Supporta anche la trasmissione asincrona, come l’ADSL
Naturalmente tale tipo di connessione, necessità di modem speciali per funzionare, cioè per separare i dati dai canali televisivi e dai dati da trasmettere al computer.
Tutte le connessioni viste fin d’ora, in gergo vengono dette in rame, in quanto appunto utilizzano dei cavi elettrici, tipicamente di rame, per trasmettere il segnale.
Fibra ottica
Nella connessione in fibra ottica, il segnale elettrico viene convertito in segnale luminoso e quindi trasmesso in un cavo costituito da un “tubo di vetro” flessibile, o da plastica trasparente. La luce così viaggia verso il ricevitore, posto all’altra estremità. Quest’ultimo non fa altro che rilevare la luce ed operare l’azione inversa: ovvero generare un segnale elettrico “comprensibile” dal computer, da quello luminoso.
E’ dunque chiaro che la fibra ottica, è il mezzo di connessione più rapido in quanto la luce viaggia molto più velocemente dell’elettricità. Inoltre, ha un’enorme larghezza di banda, rispetto alle connessioni in rame.
Con la fibra, si possono raggiungere velocità di download fino ad 1 Gbps.
Accesso Internet senza fili o wireless
Una connessione senza cavo, viene definita wireless. Ne abbiamo di diversi tipi:
- Wireless a banda larga:
In questo caso, l’Internet Service Provider – ISP – ovvero il fornitore del servizio che consente la connessione, si collega ad Internet grazie ad una rete cablata, e quindi trasmette il segnale tramite onde radio al cliente, il quale sarà dotato di un’antenna e di un modem, per ricevere tale segnale.
Nei sistemi wireless, tra l’antenna trasmittente e quella ricevente, non devono esserci ostacoli, quali alberi, edifici. Si dice che le due antenne devono “vedersi”, per garantire una connessione veloce ed al tempo stesso stabile.
Le velocità del wireless a banda larga, non saranno mai comparabili a quelle via cavo. In ogni caso, tale tecnologia è la valida alternativa in quei luoghi dove tecnicamente non è possibile cablare.
- Internet Mobile
Tale connessione è quella utilizzata dagli smartphone, dai modem portatili e dalle chiavette usb, che funzionano con una scheda SIM. Spesso viene anche definito Mobile Wireless a banda larga.
Tale tecnologia, è disponibile ovunque ci sia una copertura di rete cellulare. Funziona con le onde radio e con diverse velocità di trasmissione 3G, 4G, LTE.
- Internet via satellite
Grazie ad un’antenna parabolica, è possibile effettuare una connessione ad Internet satellitare. In questo caso, il segnale trasmesso dal satellite è ricevuto da un’antenna opportunamente orientata.
Se da un lato le velocità in gioco, non possono essere paragonate a quelle delle tecnologie fin qua viste, tale sistema rappresenta l’unica alternativa quando appunto le modalità precedenti non sono disponibili.
Luciano Passariello