Antonio,
come vedi ti accontento; ed accontento anche qualche altro al quale non va bene né il “direttore” e forse ancor meno il “caro”. Gli antichi Romani aprivano le loro lettere con un “vale” (stammi bene) e le chiudevano con un “Si Vales bene est. Ego valeo” (se stai bene mi fa piacere. Io sto bene); potremmo fare così anche noi, con buona pace del comune “amico”. Circa il “direttore” mi preme invece ricordare che in tutti i giornali, dal Corriere della Sera di Albertini, al Mattino di Matilde Serao fino alla Repubblica di Scalfari o al Giornale di Montanelli e persino al Popolo di Benito Mussolini, è sempre esistita la rubrica “Lettera al Direttore”: ottima iniziativa che la conservino anche i giornali on-line. La modernità deve sapersi sposare con quanto del passato è esistito con merito.
Non ti scrivo solo per questo chiarimento, ma per una bizzarra idea che mi frulla per la testa e che vorrei suggerire, con la dovuta osservanza reverenziale, al nostro Sindaco, vittima, a suo dire, del Presidente della Conferenza dei Servizi convocata per l’impianto Gesia in territorio di Teano, Scirman (cos’è austroungarico?) che ha nuovamente rinviato la conclusione ad una nuova conferenza, e della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha osato definire “incostituzionale” la legge 29 della Regione Campania, dallo stesso Sindaco definita “legge salva Teano”. (e come si è permesso!).
Perché non prova a consegnare a Scirman e a Conte una targa, un attestato di merito, o magari una “cittadinanza onoraria” con la possibilità di fregiarsi dello stemma cittadino concedendo il patrocinio del Comune alla Presidenza del Consiglio, alla Giunta della Regione Campania, alla Conferenza dei Servizi e, perché no, anche al tuo giornale e a chi collabora con esso?
Forse riuscirebbe a cavare un ragno dal buco.
Non me ne voglia. Amici come sempre.
Claudio! Vale!
ma non ti sembra di esagerare? Prima mi declassi con un semplice Antonio (va bene che te l’ho proposto io ma non pensavo che lo avresti fatto davvero. Era una ostentazione di modestia che tu puntualmente hai voluto punire), poi mi paragoni ai grandi direttori di giornale per il solo fatto che mantengo una rubrica di lettere al direttore ma, giuro che non volevo copiare nessuno anzi, io a quella signora Matilede neanche la conosco. Poi ti permetti di suggerire addirittura al Primo Cittadino la distribuzione di targhe, attestati, cittadinanze onorarie, patrocinii a destra e a manca. Ma chi credi di essere forse il Messia in persona? Sei forse vittima di contaminazione?
Si Vales bene est ( ma ho qualche dubbio) Ego valeo”