Nel consiglio comunale di martedì ( di cui trattiamo in altro articolo) prima di avviare la discussione, il Sindaco Picierno ha preso la parola per informare l’assemblea di una circostanza di cui egli ne aveva appreso l’esistenza appena qualche ora prima.
Una comunicazione proveniente dal dirigente dell’Istituto Alberghiero professore Raffaele Mannarelli affermava che presso l’assessorato regionale per l’Istruzione era stata depositata una bozza di riorganizzazione del settore scolastico provinciale, da parte del Commissario provinciale, nel quale si ipotizzava l’apertura di una nuova filiale dell’Istituto Alberghiero nella città di Capua.
Questa ipotesi, decisamente respinta dal Preside e dal corpo insegnanti del nostro istituto, avrebbe danneggiato fortemente i progetti di sviluppo della sede di Teano ma che risultava in forte contraddizione con le assicurazioni fornite dalla stessa provincia per un finanziamento di circa 600mila euro e la disponibilità ad incrementare il numero delle aule presso la sede staccata di Via Scardei. Una chiara dichiarazione e valutazione di eccellenza per il nostro Istituto che ora però veniva vanificata da questa iniziativa ingiustificabile e contraddittoria.
Il sindaco, appresa la notizia, si sarebbe recato subito a Napoli presso l’Assessore Corrado Gabriele per esternare tutto il disappunto del Sindaco e dell’intera città su questo ulteriore tentativo di ridimensionare (il precedente è andato in porto a Vairano anche se ha comunque provocato pochi danni) la prestigiosa ed eccellente realtà teanese. L’assessore sarebbe stato convinto dalle argomentazioni del sindaco e lo avrebbe autorizzato a comunicare al Consiglio comunale che l’ipotesi Capua sarebbe stata cancellata dal nuovo piano provinciale.
Questa comunicazione che, in altri tempi avrebbe tranquillizzato tutti, ha invece scatenato le ire dei consiglieri di minoranza, a partire da Balbo a Scoglio che, con diverse argomentazioni, hanno colto in questa vicenda un comportamento superficiale, non solo perché il Sindaco non ha preteso alcuna dichiarazione scritta e firmata dall’assessore e poi perché questi continui attacchi e tentativi di toglierci quel poco che ci è rimasto è sintomo della scarsa considerazione di cui godono i nostri politici nelle sedi che contano.
Il Sindaco ha cercato di spiegare che la tempistica non ha consentito di gestire la vicenda con la dovuta calma ma che il risultato da lui acquisito meritava altra accoglienza da parte dei consiglieri di minoranza. E questa volta ci sono sembrate eccessive le contestazioni che forse avrebbero dovuto lasciare il passo a raccomandazioni perché la vicenda sia seguita più da vicino e vengano pretese le più opportune assicurazioni, anche formali da parte dell’Assessore.
Figueras