La Giunta Municipale ha presentato lo schema di bilancio preventivo 2010 nel corso del Consiglio Comunale del 29 u.s.. Una breve presentazione fatta dall’assessore al ramo Adriano De Monaco dalla quale non sono emerse grandi novità se non l’importo di 75mila euro stanziati dal Comune per i festeggiamenti del 150° anniversario dello Storico Incontro. Ma una più attenta analisi potrà essere formulata solo dopo aver visionato con calma tutti i numeri ma soprattutto le voci di bilancio, prime fra tutte quelle relative alle tariffe dei servizi ed alle imposte. La prassi vuole che dopo la presentazione del bilancio, il consiglio abbia almeno venti giorni di tempo per formulare eventuali osservazioni o proposte di modifica. Sembrava tutto nel segno della normale amministrazione ed invece, proprio alla fine c’è stato il colpo di scena. Il Presidente Giorgio, senza chiedere ai rappresentanti dell’opposizione se avessero qualche chiarimento da avanzare, ha dichiarato “sciolta la seduta”.
Immediata la reazione dei consiglieri di opposizione che attraverso Emiddio Scoglio hanno scaricato all’indirizzo del Presidente una vera e propria corona di interrogativi ai quali, per la verità, lo stesso Carlo Giorgio si è trovato impreparato, ma soprattutto ha accusato il colpo, perché probabilmente, questa sua posizione di presidente dimissionario, non gli consente di essere nel pieno delle sue prerogative istituzionali.
Scoglio ha innanzitutto contestato a Giorgio la fretta e la mancanza di rispetto verso la minoranza alla quale non era stata offerta neanche la possibilità di chiedere qualche spiegazione conseguente la esposizione dell’assessore, ma anche l’atteggiamento dell’intera maggioranza che si sottrae puntualmente ad ogni tentativo di confronto dialettico che è proprio di un consesso politico amministrativo.
In particolare Scoglio ha chiesto di sapere se il Presidente del Consiglio non debba anche ritenersi impegnato a consentire un aperto dibattito sulle numerose problematiche in merito alle quali la maggioranza sfugge puntualmente come sul problema dell’Ospedale, la raccolta dei rifiuti, il concorso dei vigili urbani, le celebrazioni garibaldine, i tecnici comunali, lo scandalo dei cimiteri, i terreni sottratti alla camorra, e per ultimo il tira e molla delle sue dimissioni. Un duro attacco quello sferrato da Scoglio, indirizzato al Presidente del Consiglio ma indirettamente destinataria l’intera maggioranza. In un crescendo di rabbia e dissenso si è inserito l’altro consigliere di minoranza Ciro Balbo il quale ha condiviso l’intero intervento di Scoglio ma ha anche aggiunto che sono troppe le situazioni di disagio in cui questa amministrazione ha condotto il Paese, a partire dai giovani che non hanno più fiducia nei suoi amministratori, alla scandalosa situazione creatasi nella gestione della vicenda cimitero in cui la Segretaria Comunale è stata costretta ad interrompere le operazioni di concessione per intervenuti dubbi di irregolarità, all’equivoco di alcune posizioni all’interno della maggioranza, il riferimento era chiaramente verso il consigliere D’Aiello al quale ha chiesto di decidere cosa vuole fare e dove intende stare.
Un breve intervento del Sindaco il quale ha tentato di giustificare la nuova strategia della maggioranza che non intende motivare il dissenso sottraendosi alla discussione su alcuni argomenti richiesti dalla minoranza. Ancora Scoglio ha precisato che il dissenso invece è accettabile se motivato, non lo è se ci si sottrae senza fornire alcuna spiegazione soprattutto in considerazione del fatto che, minoranza o maggioranza, tutti sono stati eletti dal popolo ed il popolo pretende chiarezza nei comportamenti.
Alla fine Giorgio, incalzato dalle pressioni dei consiglieri di minoranza, ha dovuto comunicare ufficialmente che rinunzierà al suo mandato di Presidente del Consiglio, appena approvato il bilancio preventivo 2010.
Troppo nervosismo regna nei piani alti del palazzo e questo non è un bene.
Figueras