TEANO “LE PERLE DELL’EPISCOPIO”
LA MADONNA DELLA COLTRE
(Sub tuum praesidium)
Nell’episcopio di Teano, sulla porta che immette nel sobrio cenobitico
studio del Vescovo, si evidenzia una tela raffigurante una Madonna col
Bambino. Il quadro reca impresse le insegne episcopali del romano Muzio de
Rosis che governò con avvedutezza e liberalità la nostra diocesi dal 1642 al
1643. La regalità della Vergine non è qui esaltata dalla maestà dei troni o nel
sorriso della natura, ma si dispiega nella perfezione del volto, nella
monumentalità delle forme e nel loro armonico saldarsi compositivo. La coltre,
quasi prolungamento del manto della Madonna, allargando la composizione,
contribuisce a immergere la figura del Bambino nello spazio che la penetra di
luce e conferisce alla tela un perfetto equilibrio.
La sigla compositiva dello sconosciuto artista si fonda sulla ritmica
eleganza della linea e la perfetta modulazione dei volumi che si discostano dalla
natura fino a suggerire un’identificazione tra figura umana e perfette forme
geometriche. La bellezza formale dell’opera acquista valori e forza accattivanti
ma allo stesso tempo ne denuncia i limiti.
La figura di donna dalle braccia protese ad accogliere il Bambino nella
coltre dispiegata, pur rivestendo una funzione marginale è inserita in un ampio
triangolo e, assorta in religioso silenzio, partecipa alla dolce atmosfera
dell’ambiente, immerso in un’arcana penombra.
L’episcopio di Teano è uno scrigno e le espressioni artistiche e culturali
in esso contenute, le sue gemme, custodite con amore da una fulgida
successione di Vescovi, custodite e tutelate dall’incuria che è figlia della
barbarie.