E’ una pratica ormai diffusa che, per smaltire qualche chilo di troppo accumulato durante le vacanze o per raggiungere il peso forma in vista del proprio ritardato periodo di ferie o forse solo perché si ritiene sia buona norma praticare una sana attività fisica per evitare l’accumulo di scorie e grassi, che certamente non ci fanno bene, ci si reca verso la collina di S.Antonio per marciare in direzione di Casi o Casamostra o comunque crearsi un personale percorso per smaltire le scorie della giornata.
Alcuni fermano l’auto o la moto vicino al parco giochi (o forse quello che era un parco giochi) e cominciano la loro marcia da soli o in compagnia. Anche oggi il povero P.P., abituale frequentatore della collina, così aveva fatto. Fermato l’auto nei pressi del campo sportivo, si è avviato in direzione Casi e da li proveniva quando, all’altezza dell’area fiera, ha scorto un branco di cani che, a suo dire, erano tranquilli quando lui è passato una prima volta davanti a loro . Tranquillizzatosi, si è recato davanti al Santuario e poi da li è ritornato davanti all’area fiera se non che, uno dei cani ha cominciato a seguirlo. PP, che per sua stessa ammissione, non ha proprio tanta confidenza con i cani, ha pensato bene di imitare un calcio verso la bestiola la quale però non si è allontanata ma ha cominciato ad abbaiare contro il malcapitato. E’ presto scattata la solidarietà degli altri cani che, hanno cominciato ad abbaiare contro il povero maratoneta il quale,impaurito, si è lentamente avvicinato alla sua auto ed in un baleno era già in direzione di Teano.
Ci sono è vero molti cani in quella zona, forse anche perché nei giorni scorsi questi animali hanno trovato di che cibarsi con tutti gli avanzi delle serate dedicate alla birra e nei giorni successivi hanno avuto dove frugare per trovare qualcosa da mangiare.
Non siamo contro i cani ma contro il randagismo si. Un cane abbandonato ed affamato può diventare anche pericoloso, come gli uomini d’altronde e senza considerare il pericolo della diffusione di malattie.
Peggio ancora quando sono in branco, come gli uomini d’altronde.
A.G.