di Gennaro Loffredo
SOLOPACA – Una strada, quella principale della città, è stata dedicata al compianto vescovo della diocesi di Teano-Calvi, Francesco Tommasiello.
Non si tratta di una strada di Teano o di un altro paese della diocesi, ma di una strada del suo paese d’origine, Solopaca, in provincia di Benevento. “Una persona unica, speciale, proveniente da una famiglia benestante, che ha dedicato la sua vita alla chiesa”. Così lo ricordano gli abitanti del suo paese d’origine, ben lieti di parlare con noi di un loro concittadino illustre. Con la faccia compiaciuta richiamano alla mente il suo gesto materiale, rimasto nascosto a molti, quello di cedere i beni di sua proprietà per aiutare i missionari in Africa. Ebbene, a dieci anni della morte del vescovo nella toponomastica sidicina non compare ne una strada o una piazza dedicata a Tommasiello. In suo ricordo solo l’Auditorium Diocesano che egli stesso ha voluto far realizzare.
Sta di fatto che a 71 anni, dopo aver operato nella diocesi Teano-Calvi per diciotto anni, ha lasciato come testamento spirituale le sue ultime lettere ai fedeli, le sue volontà sparse tra le righe dei suoi scritti , nel documento indirizzato alla chiesa locale per un rinnovo delle unità pastorali : “ Camminare Insieme”. Egli ha saputo sempre tenere presente i bisogni spirituali delle Comunità di Teano e Calvi, ma, appunto, si è sempre misurato anche con i bisogni materiali e le problematiche dell’uomo: la difesa dell’ambiente, la lotta alla disoccupazione, la qualità dei servizi sociali e ospedalieri, ecc.
La sua figura in questi mesi è stata ricordata da molti, il suo nome è stato tirato in ballo quando si è parlato di sanità, della questione dell’ospedale di Teano, sono famose le sue lotte a favore dei cittadini affinché il nosocomio sidicino non venisse chiuso. Camminando per Teano nessuna scritta richiama alla memoria quest’uomo illustre mentre a Solopaca, già dopo un anno dalla sua morte, inevitabilmente lo sguardo incrocia Via F.Tommasiello (Vescovo), come a dire è bene ricordare un uomo che ha vissuto la sua vita dedicandola ai più deboli.