Dopo aver appena pubblicato un articolo per raccontarvi di una iniziativa del Sindaco di Teano, costretto a depositare presso la stazione dei carabinieri di Teano una denuncia querela contro ignoti, per gli atti di vandalismo che si ripetono ormai da troppo tempo e che prendono di mira la piazzetta di Via Abenavolo, a distanza di qualche ora ci tocca raccontare un altro caso, diverso per il luogo ma simile per le finalità. Danneggiare, distruggere, arrecare danno a ciò che non appartiene a loro. Ma loro chi? Sono quei personaggi che questa notte hanno appiccato il fuoco, o quantomeno questo è quello che si percepisce dalle fotografie allegate, per danneggiare il locale adibito a ristorante di proprietà della dottoressa Barbara Montella, sito nella discesa San Pietro. Un obiettivo scelto a caso, tanto per arrecare qualche danno di qua e di la o un obiettivo scelto per colpire proprio in quella direzione?
Abbiamo sempre sperato che prima o poi la primavera avesse raggiunto la nostra città, una primavera di rinascita, di bellezza, di cultura ed invece stiamo precipitando in un inverno buio che non promette niente di buono. Lasciamo però allo sfogo della dottoressa Barbara il compito di commentare quanto accaduto, a noi non resta che rispettare il dolore, la delusione e l’amarezza di una giovane donna appartenente ad una famiglia che della generosità ne ha fatto una norma di vita a cui rivolgiamo tutta la nostra solidarietà.
Messaggio ricevuto dalla dottoressa Barbara Montella, che su nostra richiesta, ci ha autorizzati a pubblicare:
“Caro Antonio, sono contenta che nonostante la tua non più tenera età e le tante cose che hai visto e sentito di questo paese e dei suoi abitanti, ancora credi nel senso civico, nella bellezza delle cose, nel buon senso. Io, più giovane di te di qualche anno, purtroppo ho perso le speranze, non credo più nel buon senso della gente, non credo che ci sia più vergogna, timore di Dio e della giustizia, e quel poco di buono che risiede ancora in qualcuno di noi, viene schiacciato e oltraggiato quotidianamente da gesti di inciviltà e prevaricazioni varie. Ho sempre seguito l’insegnamento dei miei genitori, e sin da piccola sono stata educata al rispetto verso tutti, all’umiltà e alla civiltà. Oggi purtroppo ti dico da genitore che ho il dubbio di cosa insegnare ai miei figli, visto che la buona educazione non mi sta dando grosse vittorie. Ho visto lunghe processioni di gente in farmacia, ognuno col proprio problema da risolvere; abbiamo pagato bollette della luce a gente in difficoltà, pacchetti di sigarette, i vari 5 euro di mazzetta a cani e porci, telefonate ai migliori centri medici per risolvere i loro problemi, per non parlare delle cose della farmacia che “quando prendo la pensione ti do” e hai perso i soldi e pure il cliente. Quello di oggi è il ringraziamento che si aggiunge alla lunga lista delle volte che hanno rubato a Passerelle da mio padre. Le fotografie parlano da sole. Non c’è molto da aggiungere perché ovviamente nessuno vede, sente e parla. Stamattina siamo stati avvisati da un cliente della farmacia e poiché io sono a letto con la febbre, mio marito si è recato sul posto, ha constatato il fatto ed ha sporto denuncia.
Sono amareggiata, dispiaciuta e soprattutto avvilita perché non vedo nulla di buono. Credo che sia la cattiveria e l’invidia a guidare i loro comportamenti. non giustifico né i loro comportamenti né chi li giustifica dicendo che sono ignoranti.”
Antonio Guttoriello