A volte ritornano, diceva il titolo di un film. A volte ritornano, mi dico io rileggendo il tuo post. “Riposa la tua penna, te lo meriti. Ma…Torna presto a deliziarci con la tua ironia e i tuoi racconti. Mi sei rimasto solo tu. (Maria Flora Grossi)
Ma io non sono andato via dal Giornale, dolcissima Maria Flora, ho appeso solo momentaneamente la penna al rispettabile naso di Bibò e la carta assorbente alla geniale zucca di Bibì. Sono mesi che "li studio " con tutta la confraternita, non eletti inclusi e sono giunto a certe considerazioni. La più palmare è che non hanno ( tranne le eccezioni) il minimo senso dell’umorismo, che mi diceva il nostro Vescovo, in un pomeriggio pigro, nella dissolvenza del pallido sole autunnale, è il rimedio alla brutalità di certe incresciose situazioni. Ormai li ho "puntati" e non vorrei trasformarmi in un contemporaneo Wild Bill Hickok. Chi non ama Teano e non lo dimostra concretamente e anche a medio termine mi annoia, mortalmente. Non glielo ha prescritto il medico di avventurarsi come Bilbo Baggins alla ricerca del regno perduto dei Nani sotto la montagna. Ergo niente lagne , siamo flessibili e comprensivi.. Risulterei monodico, "Perchiò" sosto in attesa che riprendano tutto il vigore e l’esuberanza elettorale .
Dovrebbero farlo con la presidenza forte e determinata del geometra Manzo-tin, venuto apposta da Mo-li-sis-tem un paese sperduto tra bianchi monti dell’estrema Mongolia, sollecitato tra gli altri da Suor Maurizia del Teanese crocifisso, superiora generale delle Suore degli Angeli. E se mando articoli specialistici, a Tonino gli viene giustamente l’itterizia catarrale. E’ un giornale alla portata di tutti, per questo lo amo e Vi amo, senza mezze misure, senza sconti. Maria Flor, Rosella , Tonino per qualunque cosa sono qui , non emigro in culo alla luna. Sempre a vostra totale disposizione con l’affabilità che mi disegna. Per qualsiasi cosa, per l’iniziativa più bislacca, per qualsiasi progetto, anche il più "insensato". La passione per questo derelitto Paese è il nostro attack, con buona pace dei parlamentari che in tempi diversi non se ne sono presi la giusta cura , e anche di quella del Maestro che l’ha sapientemente scarlingata, anno dopo anno. Cara Maria Flora, delicata Rosella, amabile Tonino, la vita è fatta di andate e ritorni, non a caso Mircea Eliade compose il suo immortale "Il mito dell’eterno ritorno". Lo studioso rileva questa nostalgia dell’eternità: "stare nella durata senza sentirne il peso." "Saggia decisione la tua.- mi sussurri , Maria Flora in righe intrise di samba e lacrime, forse invisibili– La tua bellezza é questa. Ti concedi di tanto in tanto. Non sei una presenza fissa, non sei "a scadenza" come la bolletta della telecom. Sei qualcosa di sporadico e gradito." Anche i DiBenettini sono sporadici e sarebbero stati anche graditi di più con il loro Sindaco-Abate "dagli occhi smeraldini di ramarro" ( De André – Avventura a Durango-) se.. E qua concludo per non perdere l’indirizzo di casa".
BUON ANNO *Dedico a Voi e ai Lettori questo brandello d’anima con affetto e gratitudine per tutto ciò che da Voi ho avuto "de graça".
Caro Giulio
se tu pensi che io guasti, con la migliore frase che il mio animo riesca a comporre, la densità di emozioni che hai suscitato in me e in tutti noi, ti sbagli. Non cado nel tranello e mi limito ad inviarti, interpretando anche i sentimenti di tutti gli amici della redazione, di cui tu e la cara Nora Garibaldi siete parte essenziale, un abbraccio fraterno e di profonda gratitudine.
Buon Anno collega Giulio (abbiamo firmato tutti)