Egregio Direttore,
come lei ben sa non sono solito scrivere articoli, messaggi o quant’altro, ma oggi mi sento quasi in dovere di farlo per mettere nero su bianco quanto sta avvenendo a Teano, per gridarlo, per evidenziarlo, perché restare silenti equivale ad essere complici dell’opera di distruzione che si sta mettendo in piedi.
Ebbene si, opera di distruzione sia fisica che psicologica che sta colpendo la città e i suoi cittadini. Voglio rivolgere a lei, teanese doc che ha cercato di fare qualcosa per la nostra città con la diffusione dell’informazione, alcune domande, per capire il livello di civiltà a cui è arrivata Teano.
Le sembra normale la condizione in cui stiamo vivendo? Le sembra normale vivere in una città sporca, dove non solo i marciapiedi sono colmi di cacche di cane, buste , plastica, immondizia varia, ma anche di foglie mai spazzate, resti di buste della raccolta differenziata, caduti e mai raccolti.
Le sembra normale che un anziano cada in una buca del marciapiede coperta da foglie secche e si lussi un ginocchio?
Le sembra normale che i genitori che portano a spasso i propri figli con il passeggino, debbano camminare per strada perché i marciapiedi non sono praticabili o sono occupati da auto o piante?
Le sembra normale che i bambini delle scuole dell’infanzia debbano aspettare la fine di novembre per poter usufruire della mensa? E le sembra normale che dopo aver aspettato tanto tempo, debbano avere un servizio offerto da un’azienda indagata per cibo avariato?
Le sembra normale che i bambini della scuola elementare non possano usufruire di uno spazio, una palestra, un’area per fare attività motoria?
Le sembra normale che il pulmino scolastico funzioni una volta si e 3 no?
Le sembra normale che l’Ufficio Anagrafe sia stato fermo per oltre un mese e che i cittadini si siano dovuti rivolgere ad altri comuni per il rilascio di documenti personali ed altro?
Le sembra normale che nel Municipio regni l’anarchia, che le persone al suo interno fumino, buttano la carta per terra, senza che qualcuno eserciti il minimo controllo?
Le sembra normale che mentre il Comune rischia il dissesto finanziario vi siano assessori che percepiscono l’intera indennità senza fare nulla? Assessori di cui non sono neanche chiare le deleghe e le competenze?
Le sembra normale che il centro storico sia in tutto e per tutto abbandonato a se stesso e che i cittadini debbano occuparsi della pulizia dei vicoli e della loro illuminazione?
Le sembra normale che il Sindaco si metta a parlare di grandi progetti, quali Università e centri di eccellenza, quando non riesce neanche a garantire i servizi basilari di una città che si vuole definire civile?
Sono stanco caro direttore, veramente stanco di sentire che non cambierà mai niente, che i cittadini sono incivili e per questo dobbiamo aspettarci sempre e solo il peggio.
L’inciviltà sicuramente è largamente presente a Teano, ma c’è anche una buona percentuale di civiltà e credo che quella vada evidenziata, proclamata, insegnata, perché altrimenti siamo costretti veramente a soccombere.
E a chi risponderà che neanche chi c’era prima ha fatto niente e neanche chi c’era prima di chi c’era prima ecc. ecc. voglio solo rispondere una cosa: il tifo politico c’ è sempre stato e di certo sempre ci sarà, ma per come siamo messi adesso, tifo o no alla fine della partita avremo perso tutti.
Teano ha perso di certo.
Caro Massimo, contrariamente a quello che pensano quelli che ci definiscono disfattisti, io provo molto disagio a pubblicare e tentare di dare una risposta ai tuoi tanti “le sembra normale”. Io penso che il limite alla nostra crescita come città e come comunità stia proprio in questo volerci necessariamente schierare da una parte o dall’altra sia essa politica o personale.
Questa condizione crea miopia, la incapacità di osservare, giudicare e liberamente eventualmente denunciare. In pratica non sappiamo essere uomini liberi e per questo siamo un popolo diviso in tanti rivoli, schiavo dei condizionamenti dell’appartenenza. Il tuo mi sembra un grido di rabbia, un’analisi per molti versi condivisibile perchè fotografa una condizione economica, sociale, politica, culturale e amministrativa del paese obbiettivamente decadente ma che non può limitarsi a puntare il dito contro il o i responsabili dell’attuale situazione che a mio avviso parte da lontano.
Sarebbe un auspicabile segnale di inversione di tendenza se il tuo grido di dolore trovasse facile sponda per un confronto aperto e libero, anche su queste pagine di giornale, con quanti si limitano solo a catalogarci come avversari e non invece come voce libera di una Teano libera che non vuole perdere.
Con stima