
<<A volte sussurrare un Ave Maria in silenziosi tramonti mi causa leggeri brividi di emozione>> dice Carlo Urbani.
Ed è quello che succede qui, in questo luogo dove regna la pace. Qui dove circa 2000 anni fa, dice la leggenda, passò San Paolo per andare a Roma.
Come ci raccontano i nostri nonni, la Cappella Micheletti fu costruita da un soldato del luogo che, in procinto di andare in guerra, promise alla SS. Vergine delle Grazie che le avrebbe costruito una cappella se fosse tornato vivo.
E, ad oggi, grazie all’opera di tre impavidi, Paride Chiappinelli, Gino D’Angelo e Claudio Verdolotti, essa è tornata ad accogliere i suoi fedeli, come solo Maria sa fare.
La Cappella era da lunghi anni in stato di abbandono, sin dalla loro fanciullezza. Questo costituiva un chiodo fisso: come fare per farla tornare a risplendere? Così, Paride si è letteralmente rimboccato le maniche e, con l’aiuto dei suoi amici, ha ristrutturato gratuitamente la Cappella.
“Per ogni persona che passa, si ferma e fa una preghiera, io mi sento felice. Non per me, ma per la Madonna. Io non voglio meriti. Quello che faccio, lo faccio per qualcosa che va al di là della gloria terrena. Bisogna dare esempi concreti alla gente. Parlare non serve, bisogna agire e dare esempio. La piega che sta prendendo questo mondo senza fede mi fa paura. Gli uomini non hanno più un attimo da dedicare a Lei” dice Paride. “Io qui ho trovato la pace”.
In effetti, in questa Cappella, non c’ è oro, nè gioielli, né sfarzo. Ma fiocchi bianchi ed azzurri, cartoncini con scritte delle frasi, rosari e tanti fiori. Dal 1997, dopo l’inaugurazione ad opera di Monsignor Leonardo, si tiene questo omaggio campestre, con palco, canti, preghiere. Non vengono cantanti famosi, non ci sono gare di fuochi d’artificio. Solo Lei, l’uomo e la natura. Immensa.
Dal primo Maggio, tutti i giorni alle 18 si terrà il Santo Rosario.
E, come scrivo sempre nelle mie recensioni, consigliato a: chi ha bisogno di ritrovare se stesso immerso nella natura, a chi spesso dimentica di alzare gli occhi al cielo, a chi sente il bisogno di ritagliarsi un attimo di pace.
La natura, il vicario di Dio Onnipotente.
Geoffrey Chaucer, Il parlamento degli uccelli, XIV sec.
Maria Flora Grossi