
“V’hanno momenti nella vita, la cui rimembranza, sebben lontana, continua a vivere e ad ingigantirsi, per così dire, nella memoria e per quanto siano strani gli eventi della vita, quella rimembranza conserva il posto che vi ha preso”.
E’ così che, attraverso le parole di Garibaldi, iniziò tutto! Allora cos’è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Beh… un ricordo è un’istantanea sul passato; qualcosa che c’è stato ma non è detto che sia perso per sempre! Non vivo nel passato ma vivo di ricordi; vivo di ricordi raccontati, tramandati. E, proprio questo, mi fa pensare al fatto che i ricordi e la memoria siano passato, presente e futuro. Sapete perché ? Perché, pur essendo uno sguardo malinconico e nostalgico che pian piano ti accosta al passato, l’unico momento che possiamo vivere è il presente e l’unico al quale possiamo aspirare è il futuro. Sia se il ricordo è qualcosa che hai, sia se è qualcosa che hai perso per sempre.
Come afferma Stephen King, nel Paese della Memoria, il tempo è sempre ora!Gli anni della storia sembrano lunghi e lontani anni luce, sembrano trapassare la nostra mente di continuo, sempre più forte, sempre di più, giorno dopo giorno, e invece, in realtà, non sono che un soffio. Gli avvenimenti apparentemente dispersi , quasi introvabili, in quella dimensione della storia che è il tempo, sono, in realtà vicini e collegati da quel misterioso robustissimo filo che è la memoria degli uomini. La memoria, già, la memoria ! Un essere quasi bizzarro, capriccioso, lo paragonerei quasi ad un diario da portare con sé in ogni momento, in ogni istante; affinchè tutti possano richiamare alla mente un passato che è fondamentale per capire i nostri comportamenti di oggi. Ma ditemi, a che pro parliamo di memoria se tutto ciò che “fu” è stato abbandonato nel dimenticatoio della nostra mente? Festeggiamo questo giorno, ma perché?
A volte, parlandone, sembra quasi una barzelletta, un’abitudine, una metafora. Come se la memoria dell’incontro fosse un semplice evento dimenticato. Avete presente quando , dopo tantissimo tempo, vi capita di imbattervi in una conversazione con una persona amica? La ascoltate, le rivolgete la parola porgendole i vostri consigli migliori e poi ? Poi improvvisamente pensate al fatto che siano passati talmente tanti anni, che il vostro rapporto è quasi logorato. Iniziate a ripensare, a ricordare i bei momenti passati e magari vi scapperà anche una risata. Da quel momento in poi, tanto potrà nascere un qualcosa, tanto potrà tornare tutto alla lontana normalità di un semplice incontro.
Ecco a cosa volevo arrivare! Noi tutti, specialmente noi giovani, abbiamo la possibilità di agire. Di lottare. Di dar vita ad un futuro migliore. Non è impossibile, fidatevi di una piccola sognatrice incosciente. Bisogna crederci. Bisogna credere in ciò che ci ha preceduto, bisogna credere al passato, alla storia che ci ha portato fin qui. Bisogna credere al sudore dei nostri nonni, alla forza dei nostri genitori. Bisogna credere, si, credete e non fatevi spaventare da quel “fottuto” rimorso. Non dovrebbero esistere, i rimorsi. Se fai una cosa, la fai perché vuoi farla! Perché ci credi fino in fondo! E per questo vi dico che bisogna credere, più di ogni altra cosa, nelle nostre possibilità! Ognuno di noi ha qualcosa da dare al mondo. Ognuno di noi può donare un po’ del suo essere per costruire. Siamo o non siamo dei nani sulle spalle di giganti? Rispondetemi! Ve ne prego! Ma sappiate rispondere prima alle vostre domande e non abbiate paura. Non c’è nulla di male, son la prima ad avere milioni di punti interrogativi che ballano freneticamente nella testa!
E allora, ditemi, perché banalizzare il lavoro dei grandi eroi del passato? Provo solo ad immaginare se tutti loro fossero qui, con noi. Non saprei se vederli scoppiare tutti in una grassa risata o vederli pieni rabbia e di ira. In entrambi i casi penso sia una sconfitta. Una pugnalata che trafigge. Un dolore atroce. E perché far del male ? Non è questo quello che dobbiamo donare al mondo, ma la nostra parte buona.
In un futuro possibile, se futuro sarà, vedo tante mani, ognuna di un colore diverso. Ognuna piena di vita, ognuna pronta a dare amore. Amore per ciò che è stato, ciò che è e ciò che saranno pronte a costruire.
Perciò, rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti, e fate dei sentieri diritti per i vostri piedi, affinchè l’arto zoppo non divenga slogato, ma sia piuttosto risanato. Sappiate capire il passato e sappiate accompagnarlo in un futuro certo, concreto. Abbiate fiducia in voi stessi, ma prima di tutto agite con criterio, senza infrangere, senza calpestare, senza distruggere. Con il vostro aiuto, i castelli di sabbia diventeranno imperi d’acciaio, la mia forza diventerà la nostra forza.
Ed ora lasciate che vi dica una cosa che ho imparato da un cartone animato.
I grandi Re del passato ci guardano da quelle stelle; perciò, quando vi sentirete soli, ricordatevi che quei Re saranno sempre lì per guardarvi. Non dimenticate chi siete, finirete per dimenticare anche loro. Guardate ciò che siete, credeteci e presto prenderete il vostro posto nel Cerchio della Vita.
Anna Chiara Razzino


LA VITA È BELLA.
MUSEO SCUOLA CERCA CASA.
TEANO, PAESE DELLA MER…AVIGLIA! 
