Premessa. Questo nostro intervento è stato sollecitato dall’amico Avv. Carlo Barra con un quesito diretto al Direttore di questo Giornale nel suo ultimo “Amministrazione Comunale e servizi diagnostici…. TAAC… fatto!!!” del 02.12.2023. Prima di entrare nel merito, però, ci teniamo a specificare che pochi come noi hanno la memoria storica di tutte le vicende legate al nostro glorioso Ospedale. Persino quelle che si riferiscono al proprio nonno paterno, specialista del settore e proveniente da Bacoli, il quale in soli 60 giorni ne riedificò le rampe di scale crollate a seguito di bombardamento (06 ottobre 1943) dei “liberatori”. Ordunque caro Carlo, cominciamo con la cronaca giornalistica: “Sarà inaugurato, venerdì 8 luglio 2011 alle ore 10.00, l’Ospedale di Comunità di Teano sito in Via Roma 1. Il Presidio Ospedaliero, risulta essere la prima struttura del Sud Italia riconvertita in Ospedale di Comunità”. Poi, per chi ama documentarsi, basta andare sul Sito Web dell’Asl di Caserta per trovare, ad esempio, la Guida ai Servizi dell’Asl di Caserta, dove si trova la descrizione dettagliata della destinazione dello stesso nosocomio datata 15 settembre 2015. “L’Ospedale di Comunità di Teano è una struttura residenziale collocata all’interno del vecchio Ospedale AGP di Teano, attuale sede del Distretto Sanitario n. 14 della ASL Caserta. L’attività dell’Ospedale di Comunità è rivolta: a tutti quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, hanno la necessità di una assistenza medica ed infermieristica costante; a pazienti che si trovano ricoverati in ospedali per acuti e non hanno raggiunto la completa stabilizzazione clinica e quindi hanno bisogno di ulteriore assistenza prima della completa deospedalizzazione. La gestione clinica del percorso Terapeutico Assistenziale è comunque affidata al Medico di Medicina Generale (Medico di Famiglia), in collaborazione con il personale medico e con il personale sanitario di comparto. L’Ospedale di Comunità opera attraverso la presa in carico globale della persona, sono strutturati piani di cura personalizzati che ne garantiscono la continuità assistenziale. Il collegamento tra ospedale e territorio è assicurato anche con il coinvolgimento del personale del Distretto. La degenza in Ospedale di Comunità è finalizzata ai seguenti obiettivi: consolidamento dei risultati ottenuti durante il ricovero in reparto per acuti per tutti quei pazienti in condizioni di fragilità che necessitano di ulteriore monitoraggio clinico, prevenzione delle complicanze e recupero dell’autonomia finalizzato al rientro al domicilio o a posticipare il più possibile l’ingresso in strutture residenziali. L’Ospedale di Comunità ospita pazienti in dimissione da reparti per acuti o di lungodegenza di Presidi Ospedalieri o Aziende Ospedaliere per i quali sia necessario consolidare le condizioni fisiche o continuare in modo intensivo il processo di recupero in ambiente non ospedaliero. Gli obiettivi si possono quindi riassumere nel consolidamento dello stato clinico generale e dei risultati terapeutici ottenuti nei reparti ospedalieri, nella prevenzione delle complicazioni e nel recupero dell’autonomia, in un’ottica di rientro a domicilio. L’Ospedale di Comunità è dotato di 20 posti letto, suddivisi in camere dotate di propri servizi igienici. La struttura può usufruire di tutti i servizi sanitari del Distretto e dei Poliambulatori, in particolare: attività di prelievi per esami di laboratorio; attività di radiologia tradizionale ed ecografia; tutte le attività di consulenza specialistica (chirurgia, cardiologia, oculistica, dermatologia, ORL, neurologia, ginecologia, ortopedia, psichiatria). Ora, senza addentrarci troppo in quelle che sono le attività organizzative, programmatiche messe in atto dall’Asl di Caserta, proprio partendo dalle date qui esplicitate e proprio partendo dalle attività assistenziali previste e qui elencate, in un Piano di riammodernamento tecnologico preventivamente già previsto e calendarizzato, la Direzione Generale dell’Asl di Caserta, aveva previsto e ora cantierato, la sostituzione e la fornitura di Tomografi Computerizzati (POR Campania FERS 2014 – 2020) onde realizzare Centri Diagnosti Avanzati per il Distretto n. 14 di Teano; Distretto n. 17 Aversa; Distretto n. 23 Mondragone e Stabilimento di San Felice a Cancello. Oltre ad altre più moderne apparecchiature per il Distretto n. 12 di Caserta e Risonanze magnetiche per gli Ospedali di Marcianise ed Aversa. Questi i fatti pubblici e formali. Però, caro Carlo, per completezza di “cronaca” Teanese ti rammento quanto registrato in questi anni: “Era il mese di Aprile del 2020 quando l’ex Sindaco di Teano annunciava: “È ufficiale per la prima volta dopo 12 anni vengono impegnate dall’Asl e dalla regione risorse per il nuovo Ospedale di Teano. Questa mattina ufficialmente inizieranno i lavori strutturali per l’apertura del nuovo presidio ospedaliero di Teano (ex ospedale di comunità). Come già dichiarato dal direttore generale dell’azienda Dottor Russo. Il nuovo ospedale di Teano avrà 20-22 posti letto di terapia sub intensiva e 4-6 posti letto di terapia intensiva. Unitamente a tutto ciò sarà potenziato il pronto soccorso con tutti i servizi essenziali di prima emergenza. Quando l’emergenza pandemica cesserà la nostra comunità disporrà di una struttura ospedaliera dedicata alle cure cardiopolmonari, sarà l’ospedale “Monaldi” dell’Alto Casertano” (07 aprile 2020). Standing ovation!!!”.
Per poi, continuare con la campagna elettorale del 2022 quando: “Avv. Fabrizio Zarone, propende per la riapertura dell’esistente Ospedale, peraltro già dotato di tutti i locali per ospitare i Servizi necessari (sale operatorie, radiologia, laboratori, stanze di degenza, etc.) e perfettamente a norma (recentemente rifatti gli scarichi pluviali, Giunta Dino D’Andrea), l’altro, Avv. Giovanni Scoglio, invece, propenderebbe per la realizzazione di una Clinica Privata (Accreditata?), grazie all’iniziativa di un imprenditore (Sessano) già operante nel settore e con diversi dipendenti già nella Lista Scoglio”. (Il Messaggio 31.05.2022).
Sperando di aver soddisfatto ogni tua richiesta, caro Carlo, non ci resta che esclamare: “Ai posteri l’ardua sentenza”.
Pasquale Di Benedetto