Si è da poco conclusa, con notevole successo, la decima edizione di Cioccolateano, che ha chiuso di fatto il ciclo delle manifestazioni più importanti della nostra Città.
In proposito, ritengo necessarie alcune riflessioni che hanno il solo scopo di stimolare un dibattito, spero costruttivo, nell’interesse di tutti.
In primo luogo, credo che le numerose associazioni operanti sul nostro territorio rappresentano, ciascuna per la propria parte, un’indiscussa forma di eccellenza sidicina. L’associazionismo teanese ha generato, specie negli ultimi anni, gruppi di cittadini volenterosi, trasversali ed eterogenei, che danno il proprio contributo per l’organizzazione e lo svolgimento di manifestazioni che, oggettivamente, rappresentano un bel biglietto da visita per il nostro Comune.
In particolare, senza nulla togliere all’impegno di ogni singola realtà associativa, quattro manifestazioni, oramai consolidate negli anni, hanno avuto il merito di riportare a Teano tantissimi visitatori (cosa che non
si vedeva da decenni), e mi riferisco al Teano Jazz, alla Festa della Birra, alla Sagra degli Antichi Sapori e Mestieri ed al Cioccolateano.
Sono convinto che, a questo punto, in considerazione dei livelli di organizzazione e di capacità attrattiva raggiunti, serva necessariamente il cosiddetto salto di qualità affinché si possa parlare di veri e propri “Eventi” di riferimento per l’Alto Casertano.
E mi spiego meglio.
Occorre migliorare e potenziare la macchina organizzativa per offrire adeguate condizioni di fruibilità e servizi agli utenti (parcheggi, viabilità, decoro urbano, spazi di accoglienza, segnaletica, date e programmi delle iniziative,ecc.) e fare in modo che i numerosi visitatori possano diventare un risorsa per la città anche al di fuori delle singole programmazioni. Le manifestazioni dovrebbero fungere da vetrina e strumento di richiamo, ma al tempo stesso dovrebbe svilupparsi un sistema in grado di apportare benefici ai nostri operatori commerciali.
I positivi risultati raggiunti incoraggiano e rendono indispensabile l’avvio di un confronto serio tra le associazioni cittadine, almeno quelle più rappresentative, e l’Amministrazione comunale al fine di predisporre una
programmazione puntuale per le attività del 2015, che sappia individuare e risolvere le criticità e ragionare in un’ottica di sistema, nel quale ognuno dovrà fare responsabilmente la propria parte.
Per quanto mi riguarda, mi dichiaro sin d’ora disponibile, sia come Consigliere comunale che come cofondatore della Festa della Birra, a dare il mio contributo per questo progetto. Quando c’è in gioco l’interesse della cittadinanza, dobbiamo mettere da parte sterili campanilismi e inutili strumentalizzazioni.
Credo siano maturi i tempi per capitalizzare un patrimonio di competenze e qualità costruito in tanti anni di duro lavoro che, canalizzato in un progetto comune, potrebbe davvero essere l’inizio di un nuovo risveglio per la Città.
Giovanni Scoglio