Il Natale è ormai alle spalle, ci ha portato le solite contraddizioni, opulenza contro la povertà e la miseria. Paesi ricchi che armano paesi poveri per alimentare guerre civili per poi estendervi il loro potere politico ed economico. Niente di nuovo si intende ma, forse, l’umanità, di fronte a tante tragedie che coinvolgono adulti, vecchi ma soprattutto bambini, stenta a capire che i nuovi valori non possono essere più l’ostentazione del benessere finanziario, la vanagloria e la saccenteria ma semplicemente l’umiltà, l’amicizia, la solidarietà tra singoli individui e interi popoli. E non per ultimo ma per prima, la generosità: apprendiamo che oltre sei milioni di italiani sono appena sotto la soglia di povertà.
Sembra quasi che siamo avvolti da un velo di rassegnazione e fatalità. Ascoltiamo ma peggio ancora vediamo che i nostri mezzi di informazione sono impegnati prevalentemente ha sviluppare una tragica elencazione di fatti criminosi, pubblici e privati. Stragi in molte parti del mondo, immagini cruente di pietre e corpi di bimbi lacerati dallo scoppio dalle bombe di ex fratelli, madri che ammazzano i figli, mariti che trafiggono le mogli, corteggiatori o fidanzati delusi, senza dignità, che realizzano con atrocità le loro assurde vendette su donne inermi, spesso madri dei loro stessi figli. Scandali di ogni tipo che coinvolgono uomini a cui abbiamo affidato i nostri pubblici interessi. Grandi potenze che si fronteggiano minacciose in un gioco estremamente pericoloso che non diverte proprio nessuno. L’aria delle nostre città non è più salubre come una volta, ormai c’è una sorta di inquinamento morale che avvolge tutti i settori della vita pubblica e dei grandi affari. Corruzione come regola di vita a cui nessuno sembra in grado di porre rimedio.
Ma che mondo è questo? Perché ci siamo ridotti così? Siamo stanchi e non vogliamo vivere un altro anno così.
E allora partecipiamo anche noi al mai tramontato gioco dei propositi e desideri indirizzati come auspicio per il nuovo anno a cui chiediamo semplicemente di fare pulizia di tutto questo, noi siamo gente semplice:
- Ci basta vedere crescere sani i nostri figli e nipoti, veder partire un figlio o una figlia e vederli ritornare;
- Ci basta sapere che non c’è più chi muore per la fame o per un colpo di mortaio sparato da un nemico, o dalla follia di un singolo in nome di un Dio Ca basta sapere che non c’è più chi giace in fondo ad un barcone in un punto qualunque del mare o sopravvissuto ma sfinito dalla fame e dal freddo;
- Ci basta vedere i nostri vecchi trattati con la dignità che meritano e gli ammalati curati con la coscienza del bene;
- Ci basta non vedere più le nostre spiagge trasformate in cimiteri a cielo aperto;
- Ci basta che l’uomo dismetta i panni del forte vigliacco quando non è in grado di accettare una sconfitta e guardi alla donna come simbolo di vita e di amore;
- Ci basta che i nostri amministratori vengano guidati dalla mano di Dio per aiutare la propria gente a riscoprire antichi bagliori di civiltà.
Non chiediamo di più al Nuovo Anno, noi siamo gente semplice.
Antonio Guttoriello