Cose da pazzi! È proprio vero: sui social network se ne leggono di tutti i colori. Questi i fatti: oggi, 6 marzo 2024, di buon’ora un manipolo di operai probabilmente del Comune, o sarebbe meglio dire un plotone di esecuzione, si reca in via XXVI Ottobre per eseguire lavori di manutenzione verde alle piante decorative presenti sul marciapiedi. In seguito all’intervento, le meravigliose magnolie, ormai in fiore con il mitigarsi delle temperature, vengono letteralmente ripulite da ogni ramo fino a lasciare il tronco nudo, “eretto” a modo di totem indiano. Eseguita l’opera certosina, scatta la denuncia su Facebook ad opera di alcuni cittadini che chiedono, giustamente, lumi sull’accaduto: perché quelle piante cosi belle ed in fiore sono state brutalizzate? Quali le ragioni alla base di siffatto intervento scapestrato? Ragioni sanitarie forse? Ovvero quelle che ormai adornano qualsivoglia ordinanza proveniente dalla macchina amministrativa (anche quelle di chiusura traffico per le manifestazioni religiose)? Ragioni di ordine pubblico? Magari le piante, facinorose (si sa le magnolie non hanno buona capa) hanno picchiato qualcuno! Ragioni di sicurezza? Boh…insomma pur sforzandoci non riusciamo a dare una ragione che resti in piedi. Aspettiamo qualcuno che dal Comune magari spieghi l’accaduto. Ma all’improvviso ecco la chicca. Ciò che non ti aspetti. Il lampo di genio proveniente dalla casa Comunale: “Esprimiamo il nostro totale disappunto per la radicale potatura perpetrata ai danni dei bellissimi alberi di Via XXVI Ottobre, che non era stata minimamente concordata con l’Amministrazione. Chiederemo agli uffici competenti le ragioni di una simile azione che, ad oggi, appaiono inspiegabili.”
Un post che in un clima pasquale suona tanto come: Padre scosta da me questo amaro calice!
Bart Simpson, iconica figura cartoon anni 90, avrebbe soggiunto un laconico: non sono stato io!
Applausi! La mano destra non sa cosa fa la sinistra, insomma! Gli amministratori, ovvero quelli che dovrebbero dirigere la macchina comunale, la posteggiano in divieto di sosta per recarsi, diciamo, al bar per un caffè e questa si anima di vita propria e fa un po’ a testa sua.
Il “chiederemo spiegazioni”, di grazia, rappresenta un refuso di quando il Sindaco era in opposizione? Signori Amministratori, sono gli altri a dovere chiedere a voi le ragioni di quanto accaduto. A voi compete spiegare semmai ciò che è successo!
Ps. Se questo intervento non è stato concordato con l’Amministrazione, allora la mancata sostituzione del platano caduto nei pressi dell’Auditorium diocesano, quello, per intenderci, il cui alloggio è stato cementato di recente, è stato forse programmato?
Delegato alle aree verdi se ci sei batti un colpo…possibilmente lontano da cose e persone!
Grazie.
Carlo Cosma Barra