Dopo la manifestazione del 9 novembre che ha mobilitato i cittadini del territorio casertano e, anche teanese, in difesa della propria terra sempre più inquinata e malsicura per la salute dei suoi abitanti, torna alla ribalta il tema della tutela dell’ambiente e, questa volta, proprio di casa nostra. Infatti, secondo il Decreto Dirigenziale n.142, approvato il 04/10/2013 dalla Regione Campania, sarebbe stata accolta la domanda di autorizzazione, avanzata dalla ditta CAMPANIA ENERGIA s.r.l., di emissioni in atmosfera per l’attività di triturazione di rifiuti non pericolosi (si prevede lo smaltimento di 10 000 Kg al giorno di quest’ultimi) nello stabilimento di Teano sulla S.S. Casilina Km 177, 70. Inoltre, nel documento si attesta la possibilità di rilascio di polveri nell’aria, dunque di sostanze che andrebbero a danneggiare l’ambiente per un lungo periodo di tempo se si pensa che l’autorizzazione ha una validità di 15 anni. E da qui, a farne le spese, sarebbero le future generazioni. Ma, dalla lettura del Decreto della Regione Campania è un’altra notizia che desta sorpresa: il 26 ottobre 2013 la Conferenza dei Servizi , composta da ARPAC (Dipartimento Provinciale di Caserta), ASL , il Comune di Teano (che si dice non sia stato presente) e altri organi provinciali, hanno espresso parere favorevole a emissioni in atmosfera di prodotti inquinanti.
Considerando questa decisione e le sue probabili conseguenze, sulle quali si preannunciano, e si auspica, l’inizio di un’ ampia discussione, si ricordi la legge nazionale 241/1990, art.14, comma 1, che, a proposito delle Conferenze dei Servizi, afferma che la loro indizione è effettuata solo ed esclusivamente per compiere “un esame contestuale di vari INTERESSI PUBBLICI coinvolti in un procedimento amministrativo”. Sulla base di ciò, ci aspettiamo che tutte le parti chiamate in causa svolgano il loro ruolo, senza se e senza ma, ponendosi sotto la bandiera della protezione di Teano e di tutta l’area circostante.
Sotto la bandiera della coerenza, di noi stessi e dei nostri figli. Del nostro futuro.
Cosimo Tufano