“… E allora? Dove eravamo rimasti? ” fu la celebre frase pronunciata da Enzo Tortora, che io ho avuto il piacere di conoscere in un Congresso Nazionale del Partito Liberale a Firenze negli anni ’80, nel riprendere la guida di una seguita trasmissione televisiva, interrotta per una vicenda giudiziaria che ancora suona infamia per tutta la magistratura italiana.
Dove eravamo rimasti, quando Tonino improvvisamente, con la discrezione, virtù di pochi, che gli era propria, ci ha improvvisamente lasciati?
Ripartiremo da lì, da un giornale che prendeva più coraggio e trasparenza, più stile e garbo, più civile incisività, e saliva di quota giorno per giorno. E, come Tonino, si era arrestato ed aveva lasciato improvvisamente, inaspettatamente, un gran vuoto.
Ripartiremo da lì, nel ricordo di un amico, per la salvaguardia di una sua idea che è anche la nostra idea: la informazione precisa e non di parte, la politica come invito alla partecipazione, il coraggio di esporre senza timore alcuno le proprie idee, la pazienza di sopportare gratuiti detrattori, la forza di ricominciare dopo l’ennesima caduta.
Perché questo, per quanto difficile da comprendere, è il patrimonio delle persone serie e responsabili, che non promettono aria fritta, che non si pavoneggiano, che non millantano crediti, che non ingannano la gente.
Perché questo era il patrimonio del Direttore Tonino, e di quanti collaboravano con lui in questa sua esperienza di grande civiltà.
Ed a lui continueremo ad inviare le nostre osservazioni con la stessa identica intestazione “…Caro Direttore”, con la certezza del suo sorriso sornione, col quale sapeva ad un tempo approvare o riprovare, senza mai urtare suscettibilità.
Coraggio, continuiamo!
Claudio Gliottone