Che non sarà una passeggiata per gli Azzurri lo si capisce dopo appena sei minuti: su una punizione dalla trequarti Cannavaro sbaglia il disimpegno e lascia a Smeltz il più comodo dei palloni per il clamoroso 1-0 (viziato però da una posizione di fuorigioco difficilissima da ravvisare). La tensione si impossessa degli uomini di Lippi che ci mettono un po’ a riorganizzarsi ma prima della mezz’ora Montolivo suona la carica colpendo il palo interno da trenta metri. Il pareggio però è nell’aria e su un cross dalla sinistra De Rossi si guadagna un rigore molto generoso lasciandosi cadere sulla lieve trattenuta di Smith. Iaquinta dal dischetto non si fa pregare: firma l’1-1 spiazzando il portiere avversario. Prima dell’intervallo c’è tempo anche per un’occasione di De Rossi con Paston che allontana in qualche modo.
Nella ripresa Lippi stravolge la formazione, inserendo Camoranesi e Di Natale per Gilardino e Pepe (volonterosi ma imprecisi). Il capocannoniere della scorsa stagione in serie A si fa subito vedere con una girata da posizione decentrata ed in generale dà vivacità all’attacco azzurro. Anche Iaquinta prova a darsi da fare ma spreca una bella occasione strozzando un tiro dal limite. La Nuova Zelanda subisce passivamente per tutta la ripresa ma clamorosamente sull’unico contropiede creato rischia di segnare ancora: Wood sfiora il palo con un diagonale che non avrebbe lasciato scampo a Marchetti. Nel finale all’Italia oltre alle idee vengono a mancare anche le energie e solo Zambrotta va vicino al colpaccio con un incursione dalla destra. Per andare agli ottavi ora servirà una vittoria all’ultima giornata contro la Slovacchia ma anche in questo caso il rischio è di passare come seconda del girone, trovando poi l’Olanda nella prima sfida ad eliminazione diretta.