TEANO – Uomini che si avvicinano al palchetto sul quale è stato allestito un altare: un carrello da trattore e un tavolo: nulla di più. Tanti fiori, sulla modesta tavola liturgica: nulla di più. Il tempo passa e le persone continuano ad avvicinarsi. Il fatto è che anche molte donne lo fanno. Alcune di loro si presentano in piazza con i figli per mano. Poi arrivano, alla spicciolata, anche anziani del quartiere. Si avvicinano giovani mai visti prima passare nemmeno lontanamente nei pressi di una chiesa. Altri che non ti saresti mai aspettato di vedere sono lì ad aspettare qualcosa, qualcuno. E allora il ‘nulla di più’ non vale più, perché sono le 18,30 di un giorno particolare, quello della domenica dedicata alla processione del Corpus Domini e lì, davanti alla chiesa di Santa Maria la Nova, ci sono ormai quasi cinquanta persone. La maggior parte sono di Teano.
La cosa più incredibile, date le circostanze (la domenica del Corpus Domini) è che dopo poco si scopre che sono arrivati in piazza non per la festa del peperone o il ballo del mattone o per approfittare dell’aperitivo gratis (sempre in grado di attirare gente) ma per pregare. E non aprono un libro dogmatico scritto in house, ossia ad uso e beneficio della sola cerchia degli iscritti, ma la sacra Bibbia. “Infiltrandosi” tra la piccola folla è finalmente possibile intravedere lui, l’uomo che li tiene tutti lì, uniti, salmodianti e attenti allo stesso tempo. Guance leggermente scavate, barba bianca lattescente, curata, che fa da contrasto a una rada e ormai canuta capigliatura tirata all’indietro. Un po’ più avanti dei cinquanta, statura media e occhiali sul naso. Lui è Umberto Nobili, sposato e con cinque figli, originario di Ercolano ma teanese d’adozione. Con un cognome così non potrebbe nascondere (e infatti non nasconde) una cosa di cui va orgoglioso: appartiene a una famiglia con alle spalle una tradizione nel campo dell’allevamento e dell’addestramento di amici a quattro zampe, di razza: dal pastore tedesco al bracco. Tutto casa e lavoro, scoprì la vocazione da giovane che non riuscì però a coltivare. Che ci faccia su quel palco e in piazza con quella gente lo spiega poco prima della predica con un versetto biblico. “Stiamo cercando Dio – dice – perché sappiamo che ci disse che ‘dovunque due o tresono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro’. Non è un testimone di Geova, non un è gesuita e nemmeno un evangelico (chiamati erroneamente evangelisti). “Sono un cristiano, credo nell’Altissimo e credo nella chiesa che facciamo perché è la chiesa della gente, che scende per strada, che cerca pecorelle smarrite tra i vicoli, disperse e abbandonate alla loro sorte. Non abbiamo nulla contro i preti – soggiunge passando al plurale maiestatis – solo, pensiamo che volendo ci si possa avvicinare a Dio anche senza intermediari, mediatori, intercessori. Sapete, Lui ascolta meglio le voci basse, flebili che gli squilli di tromba”. Vestito di bianco e con una croce al collo, parla per un’ora a braccio. Illustra una parabola, la aggancia a fatti quotidiani ai problemi della vita di tutti i giorni. Finita la non lunga cerimonia invita i fratelli ad avvicinarsi. Gli indecisi saranno a loro volta avvicinati perché è il momento dell’imposizione delle mani.E’ una pratica religiosa, ma non in senso esclusivo, perché può essere anche solo spirituale e addirittura magica. Il fatto è che mentre nellechiese chiuse questa pratica è usata come metodo simbolicodievocazionedelloSpirito Santo o per l’ordinazionedisacerdoti e diaconi, per lui, per Nobili, per la sua chiesa aperta sembra essere tutt’altro. Nobili lo fa per un senso di rispetto verso la tradizione cristiana e quale atto in grado di travasare al prossimo energia e benedizioni. In certi casi il magnetismo è così profondo che la persona che si trova di fronte perde le forze, cade in uno stato di tranquillità assoluta che lo porta a distendersi sul pavimento. La cosa accade sull’altare dove molti si arrampicano sfoderando capacità atletiche nascoste. Gli eventi si ripetono anche in piazza Santa Maria La Nova dove ‘i toccati’ si distendono sul selciato ai piedi della fontana ornamentale. Nobili gira tra la folla che ora lo vede avvolto nella sua tunica bianca e da un’aura d’innegabile carisma. Chi ne subisce o ne gode gli effetti ricorderà perfettamente di quei pochi secondi che Nobili chiama di ‘preghiera personale’. Al punto da andare a riposo.
Di più è difficile dire. Tra la platea di fedeli c’è chi racconta di aver trovato la pace interiore solo dopo aver conosciuto lui, Nobili. Qualcuno confessa, ma a bassa voce, di essersi liberato da un peso psicologico del quale soffriva da anni. Certo è che se di fenomeno si tratta potremmo quasi essere certi di trovarci al cospetto di una manifestazione di ‘fascinazione collettiva’. Non di plagio ma di fiducia che pare profonda, incondizionata. La congregazione di cristiani ha un nome, si chiama Chiesa Cristiana Libera Discepoli del Diovivente e da poco ha anche una sede, oltre la biforcazione terminale di viale dei Platani, verso la stazione ferroviaria. “Solo il tempo ci dirà se la strada intrapresa è quella giusta – conclude Nobili – per il momento una cosa è sicura: nessuno potrà impedirci di riunirci nel nome del Signore e di pregare. Così anche di aiutarci vicendevolmente nei problemi di tutti i giorni: come fratelli”.
Classe '95 Giovane e Intraprendente internauta.
Digital Champion di Teverola, Aspirante membro del forum giovanile Teverolese.
Attivo nel sociale e nella web psychology, tra i vari hobby ho quello dell'illusionismo e della fotografia.
Entrambi Stati in bilico, ma la percentuale di schede è bassa. Secondo le proiezioni della Cnn, il tycoon vince in Kentucky, Indiana e West Virginia, la candidata dem vince in Vermont
Per gentile concessione del Direttore i lettori potranno , attraverso il libro qui pubblicato, ripercorrere gli eventi che hanno portato alla realizzazione del Monumento equestre sito in Largo Croci a Teano.
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