Sono i nostri a rappresentare un valore aggiunto e quindi vengono da fuori ad ingaggiarli per le loro competizioni elettorali o sono i nostri che, non trovando spazio nella politica locale, decidono di emigrare per andare a risolvere i problemi dei cittadini di altri Comuni?
La domanda ci sorge spontanea dopo che abbiamo dato notizia della candidatura (ampiamente motivata) di tre giovani promesse del centrodestra teanese in una lista civica di area centrodestra in quel di Santa Maria C.V.. Oggi scorrendo le varie liste presentate per la competizione comunale di Caserta che dovrà eleggere il sostituto dell’uscente Petteruti, leggiamo un nome a noi noto, quello del colonnello Pasquale Pino, già consigliere ed assessore comunale di Teano, candidato a sindaco per due settimane. Pino è uno degli 800 candidati consigliere del comune di Caserta, nella lista UDEUR Popolari per il Sud, lista in appoggio al candidato Sindaco Falco. Fece notizia la nomina di Pino a consigliere nazionale del partito di Mastella, l’UDEUR, ma non ci sorprese più di tanto conoscendo l’aspirazione del militare di fare sempre esperienze diversificate per arricchire il proprio bagaglio politico amministrativo.
La notizia comunque già circolava tra gli addetti ai lavori, qualcuno si è spinto oltre ed ha commentato:”Un candidato sindaco in meno per le prossime amministrative di Teano”. Non è esatto perché, se è vero che il consigliere comunale di un comune non può candidarsi sindaco in altro comune, è vero che sarebbero sufficienti le sue dimissioni ed ecco che Pino potrebbe mettersi di nuovo al servizio della propria città.
Ma ascoltiamo quello che lo stesso Pino ha voluto sottolineare sulla sua candidatura:” Da oltre 25 anni frequento professionalmente Caserta e conosco le aspettative dei suoi cittadini, soprattutto dopo la disastrosa amministrazione di Petteruti . Comunque, poiché sono un membro della Direzione Nazionale del Partito la mia candidatura può essere vista come una presenza forte del partito a sostegno del candidato Falco”. Questo significa che abbandona totalmente la sua città e tra due anni non la vedremo in competizione ? – “Quello che succederà tra due anni non è dato sapere, occorrerà capire quali saranno gli scenari nei prossimi anni e, particolare non secondario, aspettare i risultati di questa elezione”.
Giusta riflessione, con tutti i mutamenti negli schieramenti, negli equilibri politici, nella creazione di sempre nuovi soggetti che si propongono alla ribalta nazionale e periferica, può darsi che possano crearsi nuove proposte politiche che Pino potrebbe ritenere interessante sperimentare proprio nella sua città.
Figueras