Corre l’anno 2015 ed a Teano, in concomitanza della “giornata della memoria”, alcuni ragazzini, pseudo militanti politici (non del tutto autoctoni), decidono di assaltare un “circolo di partito”, di intonare obsoleti cori e manifestare per le vie cittadine. A ben osservarli ed ascoltarli nelle varie immagini e video che li ritraggono ci si accorge da subito del peso politico e della credibilità che possono avere, a fattor comune da poco hanno superato l’età della pubertà, non hanno frequentato sicuramente istituti scolastici (a giudicare dalla proprietà di linguaggio) e quasi certamente non sono lavoratori attivi (autonomi o dipendenti), vista appunto la giovane vita; del mondo in sostanza non sanno nulla o, come direbbe il mio defunto maestro delle scuole elementari, hanno poche idee e perlopiù confuse.
In tutta sincerità non vorrei soffermarmi sui fatti accaduti, sarebbe un po’ come dar ai protagonisti soddisfazione, ne sul fatto che questi giovani possano essere comunisti, o anarchici, o drogati, o semplicemente appartenenti a qualche centro sociale, mi limito quindi solo a condannare, come ogni persona di buonsenso, la violenza perché non v’è dubbio che essa può solo generarne altra.
Vorrei invece mi fosse concessa l’occasione di far riflettere sul perché tali episodi oltre che deprecabili siano anacronistici ed assolutamente estranei alla vita politica e sociale contemporanea. Arrivo dunque al punto, a mio sindacabile giudizio, nel 1989, con il Muro di Berlino non è crollato solo il confine tra due stati ma la visione ideologica del mondo, che già al tempo non era più diviso tra nazisti (fascisti) e comunisti. Orbene, seppur ancor oggi esistano sparuti gruppi di persone che, attraverso rappresentazioni anche iconografiche, inneggiano a valori fascisti o comunisti è evidente che oltre che impensabile è impossibile far rivivere, in una società globalizzata come la nostra, il fascismo o il comunismo; insomma, sarebbe un po’ come credere a Babbo Natale.
Lo stesso concetto di destra e sinistra oggi sono superati, il mondo reale ne è prova, siamo usciti dagli schemi tradizionali, dai paradigmi che hanno nell’immaginario collettivo da sempre diviso i due schieramenti, in molti hanno colto il messaggio lanciato dai governi c.d. delle larghe intese i quali hanno dimostrato, unendosi per il bene comune, che il “buono” è presente sia a destra che a sinistra. E’ finita l’epoca in cui si riteneva che la destra fosse pro licenziamenti-operai, pro speculazione del territorio, pro sanità privata e la sinistra no; basti pensare alle politiche del Welfare ed allo stato sociale che proprio con un governo c.d. di destra (quello di Berlusconi), hanno visto la loro massima espressione.
I termini Destra e Sinistra sono oggi usati solo per convogliare il consenso elettorale di quanti, forse ancor legati “sentimentalmente” a ciò che per decenni ha rappresentato per loro un vessillo reale di divisione della società, non osano distaccarsi dagli stereotipi passati; o di quanti, non avendo una propria identità od un proprio pensiero, probabilmente per stupidità ritengono di identificarsi in personaggi della storia [Mussolini, Stalin, Hitler, ecc… (io ad esempio vorrei essere Nerone)].
In passato, l’appartenenza ad un partito politico, di destra o sinistra che fosse, presupponeva un’assoluta convergenza dei suoi sostenitori su tutti i temi affrontati dal partito ed oggi, nell’era della globalizzazione, dell’informatizzazione, della reale possibilità per gli individui di circolare liberamente, senza confini, senza frontiere, ciò non è più possibile. Ognuno di noi ora ha la possibilità, la sensibilità e la capacità analitica di affrontare i temi complessi che quotidianamente si pongono e questo determina, inevitabilmente, una oscillazione nell’orientamento di voto. A seconda cioè dei temi trattati, gli elettori sulla base di quello che ritengono essere urgente nella vita della comunità votano per una compagine o per l’altra, non più legati a concetti ideologici ma semplicemente orientati verso chi li rappresenta meglio.
Un tempo i “partiti” (fascista e comunista) pretendevano attraverso le ideologie di dare risposte a tutto, imponendo un proprio punto di vista (pensiero) su tutti i temi della vita, fornendo un modello di società a cui tutti i membri dovevano conformarsi, adottando comuni e precisi comportamenti. Oggi, finita l’epoca dei partiti, viviamo l’epoca dei “movimenti” che possiamo definire, con l’aiuto della matematica, con una semplice proporzione: “partito : statica = movimento : dinamica”. L’ideologia politica è un qualcosa di statico, il pensiero d’un movimento è qualcosa di dinamico.
Non è però tutt’oro quello che luccica, con la caduta delle ideologie sono venuti meno o stanno per crollare valori importanti quali Patria, Nazione, Famiglia, Dio, Onestà, Ordine, Egualitarismo, ecc… Tutti se ne riempiono la bocca in Parlamento ma nessuno si adopera per loro ed è così che ci ritroviamo a schiodare un crocifisso da una scuola, a non fare un albero od un presepe a Natale, a bandire la carne di maiale dalle mense scolastiche, ad aprire le porte di casa nostra a chiunque, salvo poi lamentarci che non è più un paese sicuro (microcriminalità in aumento su tutto il territorio nazionale), a finanziare dei terroristi islamici con il pagamento di riscatti milionari per delle pseudo volontarie faidate, filo jadiste, ecc…
I problemi che oggi si trova ad affrontare il nostro Paese non sono più risolvibili da governi di destra o sinistra, di fascisti o comunisti, ma da governi di unità nazionale, basti pensare all’economia non più gestita da Roma ma da Bruxelles, alla sicurezza, all’immigrazione, al lavoro (direttamente connesso alle politiche economiche europee), perché solo governi altamente rappresentativi possono sperare di avere un peso politico reale nelle scelte del parlamento europeo che di fatto decide le sorti di noi italiani.
Ai ragazzi che ancor oggi attaccano gli avversari politici in nome di una ideologia vorrei dire: adoperatevi per costruire qualcosa di più grande, confrontatevi civilmente cercando un punto d’incontro, la società in cui viviamo ci chiede oggi di unire gli sforzi per raggiungere i traguardi importanti della vita ma questo non sarà possibile se oltre a comuni intenti non avremo comuni Valori. Uniamoli tutti ed io che sono un nostalgico vi fornirò gratuitamente i miei: DIO, PATRIA E FAMILIA!