Venerdì 15 novembre “Il Mattino” di Napoli pubblica un articolo dal titolo: – Universiadi, si indaga sul “rapporto privilegiato” tra il vicepresidente Bonavitacola e Chechile – ed inizia così : “Il Vice-presidente dalla Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, è indagato per corruzione in uno dei filoni dell’indagine della Procura di Napoli su alcuni atti amministrativi e affidamenti che hanno riguardato le Universiadi svoltesi a Napoli ed in altre città della Campania dal 2 al 14 luglio scorso…-.
Ed un altro articolo, a firma Del Gaudio: “Avrebbe alloggiato per un mese nella suite del Grand Hotel di Salerno…..(omisis). Due filoni d’indagine (turbativa d’asta e corruzione) messe in atto nell’affrontare la sistemazione recettiva degli atleti partecipanti…”.
“Bonavitacola? Chi era costui?” mi sono chiesto allora, come don Abbondio si chiedeva chi fosse Carneade! Ed ecco, all’improvviso, il colpo di genio risolutore: “ma è un mio concittadino! Solo pochi giorni fa quel lungimirante e magnanimo del mio Sindaco gli ha conferito la cittadinanza onoraria di Teano, per meriti che sa solo lui, e questo, secondo la sua logica amministrativa, basta e avanza. E’ un mio “concittadino” e, per di più “onorario”. E solo allora sono salito al settimo cielo, scavalcando troni e dominazioni, e mi sono estaticamente beato come solo Santa Teresa e pochi altri sapevano fare. Un mio Concittadino agli onori delle cronache, ed il Sindaco, che lo ha premiato in tempi non sospetti (solo due settimane prima), si è nuovamente dimostrato uomo di grande lungimiranza e trascendente politica. Che grandi uomini! Sì, perché quando si è grandi, e se ne ha, per discendenza e casta, la certezza, allora, prima di intraprendere una iniziativa, non bisogna chiedere consiglio a nessuno, meno che mai a opposizioni consiliari o a qualcuno che per il sol fatto di avere capelli bianchi potrebbe conoscere un po’ di vita in più; bravi, così si fa, “avanti tutta”, perché voi avete il favore delle masse e dei mocciosi, e siete forti. Ma, se almeno non volete farci ancora del male, per favore, per carità di Dio, non coinvolgeteci, noi diversi e malpensanti, noi agitatori e sciacalli, in clamorose e storiche “figure di merda!” e fatemelo dire con tutti i sentimenti di cui Madre Natura mi ha dotato e dei quali ho motivo, e ne sono convinto, di andare fiero.
Claudio Gliottone