da Elio Zanni
Bufera e sequestri d’immobili per presunte concessioni edilizie illegali a Teano, le cosiddette ‘produttive’: l’imprenditore Roberto De Monaco ottiene dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (nel Consiglio composto dal presidente Raffaello Magi e i giudici Valeria Bove e Rosa de Ruggiero) l’annullamento del decreto di sequestro della sua abitazione e centro di riparazione. Il sequestro era stato disposto dal Gip a giugno del 2008. Nella motivazione, di ritorno dalla Cassazione, dove era stato esposto a cura del legale del De Monaco, l’avvocato Fabrizio Zarone di Teano, proprio come possibilità di riesame e annullamento del sequestro preventivo, si legge chiaramente che “il periculum in mora non sussiste” ossia il proprietario non ha alcuna possibilità o necessità di modificare l’immobile ormai completato anche nelle rifiniture e abitato. Non solo. Il fabbricato, come sottolineato dalla Suprema Corte, rientrerebbe nel Puc (piano urbanistico comunale) in approvazione per cui è perfettamente compatibile con la zonizzazione edile. Incerte, invece, le sorti di almeno altri cinque fabbricati tuttora sigillati su un totale di settantatre permessi a costruire rilasciati dall’Ufficio tecnico del Comune di Teano nel breve lasso di tempo di circa quaranta giorni finito sotto la lente della Procura e della Magistratura.