Pare che il coordinamento Scuole Aperte delle Campania abbia inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ai ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, della Salute Roberto Speranza, delle Pari opportunità Bonetti e delle Disabilità Stefani, chiedendo esplicitamente al governo di “sostituirsi alla Regione e ai Comuni” per avere una “gestione nazionale” delle decisioni che riguardano il mondo della scuola in questa circostanza pandemica. Le scuole in Campania, a differenza delle altre regioni, sono state aperte il 28 settembre 2020 e subito dopo, già nel mese di ottobre a richiudere, così come a febbraio 2021. In alcuni comuni, le scuole secondarie di I e di II grado non sono mai tornate in presenza, ma ciò accade solo in Campania. E nonostante i numerosi ricorsi presentati e accolti dal Tar abbiano imposto alla Regione di riaprire le scuole, a richiuderle ci pensano i Comuni. È come se Regione e Comuni auspicassero la chiusura delle scuole come unica soluzione al problema pandemico, perché ritenute uniche responsabili del contagio. Ma siamo sinceri, per alcune aree della nostra provincia la questione Covid è di grande aiuto per lasciare in sordina alcuni grandi problemi legati all’edilizia scolastica. La vera Politica è affrontare il problema creando valide soluzioni.
Sara Finocchi