In una nota l’architetto Boragine scrive al Sindaco Picierno, in qualità di responsabile diretto del settore urbanistico, per invitarlo e diffidarlo a dare risposte ad almeno due richieste di informazioni per lamentarsi dell’assoluta noncuranza con la quale ha ritenuto di trattare le reiterate richieste del professionista sullo stato del PUC, fondamentale strumento urbanistico cittadino. Boragine infatti scrive:” Ad oggi, in spregio alla citata legge(241/90) ed alla buona educazione nel rispetto dei cittadini, nessuna risposta è giunta al sottoscritto.
Nel frattempo è giunta Sua nota di precisazione in merito all’indirizzo cui inviare tali richieste. Mi stupisce come la S.V. trovi tempo per tali precisazioni e non per rispondere ai quesiti di pubblico interesse riguardanti la pianificazione del territorio”
L’architetto Roberto Boragine pensava forse che chiunque, presi carta e penna, possa scrivere al Sindaco per chiedere questo o quello. E’ vero che c’è una legge sulla trasparenza (241/90), a cui si appella l’architetto, ma le leggi vanno interpretate. Allora, come dice Boragine, io scrivo una lettera per sapere che so io, quando si farà la piscina comunale ed il Sindaco dovrebbe scrivere per dire egregio architetto la piscina si farà o non si farà…Ci sono cose che si possono dire e cose che non si possono dire, il PUC per esempio, non si può dire.
Intanto bisogna vedere se hanno deciso quando dovrà finire questa tarantella del PUC, o forse dovrebbe chiederlo al suo vice D’Aiello che, prima di cadere in disgrazia, ogni trimestre ci dava una nuova data per l’approvazione del PUC. E allora cosa dovrebbe dire la nuova associazione dei tecnici sidicini che stanno aspettando dal 28 marzo una risposta promessa dal Sindaco sui problemi edificatori della città?
Ora viene l’architetto Boragine, bello bello e vuole sapere…..ma ci faccia il piacere!
Figueras