Visto che il Comitato “Senza Numero Civico” sembrerebbe promotore di una raccolta di firme, “…iniziativa a causa del degrado totale in cui versano i borghi, dovuto alla mancanza di una gestione adeguata da parte dell’amministrazione attuale e, forse, di molte precedenti. L’articolo 133 della Costituzione Italiana e la legge regionale 54 del 29 ottobre 1974 consentono la possibilità di richiedere il distacco di determinate frazioni da un comune e l’aggregazione a un altro…”; Considerato che “La situazione politico-amministrativa nel territorio sidicino, in particolare nel comune di Teano, sta generando malcontento e frustrazione tra i cittadini; che “L’immobilismo e l’inconsistenza delle istituzioni locali hanno portato molti abitanti delle frazioni ad essere stanchi e demoralizzati”; che “Di fronte a questa situazione, alcuni cittadini stanno promuovendo una raccolta firme per avanzare una richiesta di secessione e l’adesione al confinante comune di Caianello”; che “Il comitato intende organizzare una raccolta di adesioni per supportare la richiesta di distacco delle frazioni Taverna Zarone, Cipriani, Borgonuovo, Versano, Santa Maria Versano, Casale, Carbonara, Gloriani e Furnolo dal Comune di Teano e l’aggregazione al comune di Caianello; premesso ciò, è indetta “Procedura di gara finalizzata all’affidamento di immobili pubblici, persone, animali e aree territoriali in concessione/locazione e/o affido straordinario dell’intero Comune di Teano sito in Provincia di Caserta , ai sensi dell’ex art. 3-bis D.L. n. 351/2001, conv. in L. n. 410/2001. Tanto letto, sottoscritto e confermato: “il millantatore di professione”. Questa Procedura di gara si è resa necessaria in quanto “…l’iniziativa di raccolta firme e richiesta di secessione riflette la frustrazione e il dissenso che i cittadini delle frazioni di Teano stanno vivendo”. Quindi per cui, a salvaguardia e tutela della Salute Pubblica ai sensi dell’Art. 32. della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, si rende necessario ricorrere a drastiche misure di prevenzione. Nel contempo, e nel solco di tali attività di prevenzione, gli (A)mministratori, i quali a seguito di tale Procedura di gara “Affido del Comune di Teano”, non potranno più percepire Reddito di cittadinanza in quanto risultano nella categoria degli occupabili saranno inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale. In caso di mancata frequenza al programma assegnato, il beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla ricandidabilità. Del che è letto, sottoscritto e confermato, “il millantatore di professione”. Mai e poi mai, noi che negli anni abbiamo avversato ogni forma di “secessione”, ivi compresa quella ipotizzata da alcune località del Matesino che agognavano il passaggio con la Regione Molise, mai e poi mai, dicevamo, ci saremmo aspettati di trovarci di fronte ad una comprensibile e giustificatissima levata di scudi da parte di tutte quelle Frazioni poste ad Est del Comune di Teano che esprimono, così, il desiderio di traslocare presso il Comune di Caianello. Una aspirazione che potrebbe innescare anche una iniziativa da parte delle Frazioni poste ad ovest del Comune di Teano che magari esprimerebbero il desiderio di traslocare presso il Comune di Sessa Aurunca. Perché no? D’altronde già queste ultime, con il loro ultradecennale “governo” della Città ad opera di suoi esimii rappresentanti locali ed europei, hanno formato una sorta di repubblica a sé stante. D’altronde già note famiglie democristianepiddine di Furnolo o Casale con i propri rappresentanti locali hanno contribuito non poco a tale sfacelo. Ci verrebbe da dire “chi è causa del proprio male, pianga se stesso”. Riconosciamo, comunque, questo scatto di orgoglio e provocatorio (non poco) nei confronti dei propri “padrini”, ora causa riconosciuta dei loro mali. Meglio tardi che mai! Ah questi “millantatori di professione”!!! Millantatori che ancora una volta debbono dare giusta ragione a quell’Andreino D’Onofrio da Calvi Risorta, il quale, li apostrofava con patetica sufficienza come “Teanesi nobili decaduti”… Millantatori sempre lucidi e presenti quando c’era da difendere Teano. Mai offuscati dai fumi dell’alcol o da atteggiamenti degni di chi è affetto da mitomania con conseguente saccenza politico-amministrativa. “Ahi serva Teano, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” (Purgatorio, canto VI). E, così, siamo giunti a tanto! Ora, noi “millantatori di professione”, ci aspettiamo, come il Comitato “Senza Numero Civico“, che gli (A)mministratori dimostrino che tutto ciò non è vero, che si tratta solo di Cittadini affetti da cronica “percezione negativa e disfattista” della situazione in cui versa la Città di Teano. Ci inviino una lettera aperta su questo Giornale, ci invitino ad un pubblico dibattito, abbiano il coraggio di metterci la faccia. Il coraggio! Per non dire altro…. Ricordate la Lista “Teano in Comune”? C’è solo da vedere in quale Comune hanno la sfacciataggine di portarci! In quel di Caianello o in quel di Sessa Aurunca? Al contrario ci sarebbe un’ultima disperata soluzione: Dimissioni e resa incondizionata! Almeno per salvare la faccia o di quel che resta. Ad ogni buon conto, chiediamo venia, non riusciamo ad essere diversi da quel che siamo: “millantatori di professione”. Salvo smentite.
Pasquale Di Benedetto