Erano in corso i vari appuntamenti culturali ed artistici inseriti nel programma per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Incontro, quando all’improvviso, si è udita una forte esplosione proveniente da Piazza della Vittoria.
Una bomba carta, sistemata proprio sul monumento ai caduti, è stata fatta esplodere qualche minuto prima ad opera di Massimiliano Migliozzi, nato a Teano nel 1976, il quale non curante del fatto che nelle vicinanze ci fosse una pizzeria ed un bar, normalmente frequentata da donne e bambini, ha fatto esplodere l’ordigno sistemato sul simbolo più caro alla nostra storia, il monumento ai caduti.
Un segno di protesta per quanto si sta celebrando nella nostra città, un puro atto vandalico, una ritorsione verso qualcosa o qualcuno? Non ancora è dato sapere, certo è che al giovane dinamitardo non è andata affatto bene perché è tempestivamente intervenuta una pattuglia di Carabinieri in servizio nei pressi della piazza, avvertiti anche dalla forte vibrazione che lo scoppio ha provocato ai vetri dell’auto di servizio, che lo hanno immediatamente tratto in arresto e condotto presso la caserma di viale Italia. Intanto altri due carabinieri in borghese, presenti nelle vicinanze, in servizio di sicurezza predisposto dal Maresciallo Augusto Proietti, proprio in funzione degli eventi che si stanno svolgendo in città, si sono recati sul posto per raccogliere più notizie ma anche per tranquillizzare le persone che in quel momento si trovavano nei pressi del monumento.
Nel proseguimento delle indagini, sempre da parte dei Carabinieri di Teano ed in occasione della successiva perlustrazione dell’abitazione del giovane in Largo San Giovanni, i militari si sono imbattuti in un grave reato che è molto di moda in questi ultimi tempi. Il furto di energia elettrica ai danni dell’ENEL. In pratica gli uomini di Proietti nel perlustrare l’abitazione del giovane dinamitardo, che convive con i genitori, il calzolaio Cosimo Migliozzi e Liberina De Cristofaro, hanno notato nelle pareti, delle canaline intonacate di fresco che coprivano i fili della corrente i quali però, non si fermavano all’altezza del contatore ma, lo scavalcavano e si allacciavano direttamente sui fili dell’Enel.
I due anziani signori sono stati arrestati immediatamente con l’accusa di truffa ai danni dell’Enel, reato questo contestato anche al figlio Massimiliano in quanto convivente. I tre sono stati trattenuti in caserma dove hanno atteso che il Magistrato confermasse i capi di imputazione e successivamente rilasciati in attesa del giudizio.
Un bruttissimo segnale quello della bomba carta che conferma parzialmente il clima di tensione che si respira in città, da noi già anticipato in altra circostanza, anche per la coincidenza con il definitivo provvedimento di chiusura dell’Ospedale per richiamare l’attenzione delle autorità su di una decisione vissuta molto male dalla città.
Severino Cipullo