“Scusa, Cosimo, mi passeresti il vino?”
“Certo, Damià, ecco fatto: bada è vin santo. Poi ci mangiamo qualche capesanta e chiudiamo con una Sant’Honorè…”
“Heeeeee: e che è tutta sta santità. Stasera?”
Si erano concessa una cena fuori dal normale i nostri amici per celebrare la fine del vecchio anno o, meglio, l’inizio del nuovo. Non erano soliti farlo, parchi e morigerati come sempre, ma stavolta Cosimo si era imposto:
“Damià, avrebbe detto Papa Voityla ,“male non fa”; ma noi siamo santi e queste cose ci competono! Quanti si comportano come se lo fossero e sono meno di una “scazzetta”? Coraggio, riassumiamo un poco di tono e di comportamento. Quante terribili cose sono avvenute nello scorso anno: tante cose che pensavamo non potessero accadere mai più, se gli uomini avessero la capacità di imparare qualcosa dalla loro storia.”
“Hai ragione, ma l’umanità è stata sempre questa, travagliata dalla scontro tra il bene ed male. Biblicamente la sua storia è iniziata con il fratricidio di Caino su Abele, poi del piccolo Mosè abbandonato in una cesta sul Nilo e via discorrendo fino alla crocefissione di un Uomo colpevole solamente di un reato di opinione, come si direbbe oggi: quello di predicare la pace e l’amore tra gli uomini.”
“E’ vero, è vero. Ma anche la storia della latinità è cominciata con due bimbi abbandonati in una cesta, questa volta sul Tevere, e poi con il fratricidio dell’uno sull’altro. Come si è riusciti ad andare avanti con queste premesse?”
“Ci siamo riusciti. Abbiamo solo superato occasionalmente il male, non lo abbiamo vinto né eliminato. La Storia dell’Uomo, pur nel suo immenso progresso di conoscenze e di organizzazione, è stata sempre costellata da guerre e combattimenti generati dai motivi più folli; la globalizzazione, a guardar bene, si sta attuando anche in questo. Tante piccole guerre, ma, in sostanza, una vera e propria terza guerra mondiale; anzi forse la prima veramente mondiale. Ha ragione Papa Francesco”.
“Sì, è così: ma la cosa che più spaventa è la capacità di adeguamento e di adattamento dell’uomo: due cose terribili perché costituiscono nuovi punti di partenza per ulteriori passi avanti delle cause che le generano; e se questo accade, come accade, più per il male che per il bene, siamo messi proprio come si deve. Ma di questi concetti torneremo a parlare più dettagliatamente nella rubrica “Festival della Filosofia”.
Il Vin Santo, che si era ottimamente sposato con le capesante e la sant’Honoré, cominciava a fare il suo effetto e l’abbiocco dei due santi si toccava ormai con mano.
Posero fino alla discussione, che definiremmo “a panza piena” , e scivolarono con umana passione tra le braccia di Morfeo, che non disdegnò di abbracciarli.
Claudio Gliottone