E’ stata una partita strana, giocata su di un campo al limite della praticabilità per la grande massa di polvere che il vento sollevava e che rendeva in alcuni momenti addirittura impossibile vedere anche il pallone. Quello del fondo del campo di calcio Garibaldi è un vero e serio problema che pare si voglia risolvere con la sistemazione di erba sintetica.
Ritornando alla partita, diciamo che le due squadre si sono fronteggiate con motivazioni opposte, da una parte il Caiazzo che non voleva correre rischi, una eventuale sconfitta la esponeva al rischio di essere raggiunta dal Formicola o dal San Cipriano mentre il solo pareggio neanche allontanava il rischio di vedersi scavalcare addirittura nell’ultima partita. Dunque partenza prudente della Virtus che aveva di fronte un Real Teano privo di molti titolari, come sta capitando da qualche partita a questa parte, ma non per questo meno determinati anzi, gli undici di mister Rendina, hanno giocato una gagliarda partita mostrando orgoglio e determinazione, il giusto spirito sportivo che dovrebbe animare questi tornei.
La partita si è sbloccata solo al 5’ del secondo tempo per un preciso ed imparabile tiro di punizione dal limite dell’area confezionato dall’ottimo Prassino che il pur bravo portiere Grande, non poteva fare altro che raccogliere in rete. Nonostante la rete subita il Real non mostrava cenni di cedimenti e cominciava a confezionare qualche bella trama, una delle quali conclusasi con un ottimo disimpegno di Roberto Landolfi che calciava un forte tiro a filo di palo. Mister Rendina ha continuamente incitato i suoi ragazzi che hanno dato il meglio nelle condizioni più difficili. Unico intervento possibile, data la panchina corta, è stata la sostituzione di Marco Guttoriello al 15’ st in evidenti difficoltà, avendo dovuto giocare con una maschera rigida al volto a causa di un colpo al setto nasale rimediato durante l’ultimo allenamento disputato in settimana.
L’arbitro Domenico Castellone di Napoli non ha trascorso una domenica tranquilla, le pressioni, soprattutto dai calciatori e dirigenti della Virtus, sono state molto forti ed hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi minuti di gioco quando i sessani temevano un possibile pareggio della squadra di casa.
Grande seguito di tifosi per la Virtus che dagli spalti non hanno mai mancato di sostenere la propria squadra e poi acclamarla a gran voce al termine dell’incontro che l’ha vista vincitrice dell’incontro e del campionato.
Sono andati via tutti soddisfatti, i sessani festanti e rumorosi con il suono dei clacson hanno fatto da scorta al pullman della propria squadra, e i ragazzi di Mister Rendina che, nonostante la sconfitta, hanno capito di aver disputato una partita orgogliosa e degna dello spirito che questi ragazzi, almeno quelli che hanno resistito fino alla fine, hanno sfoggiato durante tutto il campionato in casa e fuori casa.
Severino Cipullo