E’ risaputo ormai che il malessere generato da una gestione alquanto superficiale ed insufficiente del territorio comunale è avvertito da tutte le classi sociali e la sensazione che la strada dell’innovazione e del progresso sia bella che smarrita.
Ci chiediamo allora cosa sia successo e perché tutti avanzano tranne il Territorio di Teano che dai mitici anni ’70 non vede istituire nuovi servizi utili, nuove infrastrutture, nuovi spazi verdi per incentivare il benessere e lo sviluppo culturale e della persona? Certo la crisi è un fenomeno dilagante che ha investito tutto il mondo ed i fondi ora sono scarsi ma i soggetti che hanno originato la crisi a livello mondiale sotto un certo punto di vista, non hanno qualche aspetto in comune seppure in maniera molto ridotta, con i soggetti responsabili a livello locale?
Qui la faccenda sembra complicarsi, questo rappresenta certamente la parte teorica, parole che si dissolvono nell’aria ma la pratica ci testimonia che stiamo assistendo ad una lenta e dolorosa agonia, talmente lenta che viene assorbita e metabolizzata dai cittadini che oltre a lamentarsi non sanno più a chi rivolgersi!
Le periferie sono piene di rifiuti, l’ospedale funziona a singhiozzo ed il personale ridotto non consente di coprire le effettive esigenze operative, le scuole ricordano ancora il dopoguerra, la scuola media statale V.Laurenza venne costruita in materiale prefabbricato che logorato dagli anni, oggi è ormai marcio e pericolante, l’istituto Alberghiero non ha spazi ed aule gli alunni sono smistati presso una struttura di fortuna ricavata di Teano Scalo, però (consentitemi l’accento ironico) abbiamo una villa comunale che tutti ci invidiano! Certo non c’è la minima ombra di un parco verde al contrario dei piccoli paesi limitrofi però abbiamo la collina cementificata costata centinaia di migliaia di euro utilizzata per la fiera e che i camperisti possono usare due volte all’anno seppur con lamentele relative a disservizi di vario genere (come nello stile amministrativo Teanese).
Sull’altro piatto della bilancia invece relativo comparto sicurezza siamo messi bene, si vociferava della costruzione di un unico stabile (in via orto saetta) che avrebbe dovuto contenere gli uffici delle forze dell’ordine, infatti la guardia di finanza è stata soppressa, ed i carabinieri pagano l’affitto però in cambio c’è la scuola materna di Via Luigi Sturzo, Costruita e mai utilizzata! E la scuola media sulla collina di S.Antonio ? Ci rispondono "inagibile" ma sapete quanto ci è costata? Cifre da capogiro, nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, va bene però abbiamo adesso in Piazza Giovanni XXIII una struttura all’avanguardia che tutti ci invidiano costata solo poche centinaia di migliaia di euro, ed una efficiente e controllata stazione ferroviaria. Passiamo allora allo sport e parliamo del campetto sportivo della frazione di Pugliano, inagibile anche quest’ultimo e sono già stati spesi intorno ai 150.000 euro! Per fortuna che c’è la crisi altrimenti ci sarebbe costato il doppio per restare inagibile, ci rendiamo conto che le parole ricorrenti nella città di Teano sono "spreco" ed "inagibile" e la cittadinanza? Resta a guardare ormai anestetizzata da decenni di storie simili tanto che ormai qualcuno dice ‘’ la nostra strada è segnata’’ neanche il turismo riusciamo ad attirare… e cosa potrebbe trovare un turista da noi? I templi ed i Teatri derubati e sotterrati della antica zona archelogica? Una passeggiata per i sentieri o forse un centro benessere piuttosto che un efficiente impianto sportivo comunale con relativa piscina? Qualcuno ha dimenticato che la nostra città è geograficamente posizionata in una posizione invidiabile, in collina, vicino al mare, a quattro passi dalla montagna e dal parco regionale, la nostra non è una città senza storia, e se come disse qualcuno " la storia siamo noi" questa è una brutta storia!
Il libro non piace a nessuno (tranne per chi amministra) ed è davvero ora di voltare pagina, anzi di cambiare libro, anche perché, grazie alla nostra efficiente ed utopica raccolta differenziata, quest’ultimo sarà riciclato e dotato di nuova vita, un po’ quello che dovrebbe accadere per il nostro amato e maltrattato paese.
Alfio Bernardis